Un centro sportivo per strappare bambini e giovani a un destino ormai scontato: spaccio e microcriminalità. Ma anche un fortino di legalità, in un contesto urbano diventato spesso teatro di azioni violente di malviventi e spacciatori. A realizzarlo, con i fondi dell'8 per mille, è stata la diocesi di Acerra. L'inaugurazione è stata fissata per oggi alle 17,30 con la benedizione del vescovo e presidente campano della Cei Antonio Di Donna, che darà simbolicamente il calcio di inizio delle attività sportive. Alla cerimonia del taglio del nastro prenderanno parte anche il sindaco di Acerra Raffaele Lettieri, Tommaso Liguori, caporedattore di SkySport, Andrea Lorentini, presidente dell'associazione vittime dell'Heysel ed altri rappresentanti politici e del mondo dello sport.
«Questa è un'opera contro la povertà educativa e un presidio di legalità in un luogo spesso teatro di microcriminalità e spaccio», spiega monsignor Di Donna.
La struttura, un campo polivalente, realizzato in erba sintetica, per ospitare calcio a cinque, pallavolo e pallacanestro, è localizzato proprio alle spalle della Cattedrale, nel cuore degradato del quartiere San Cuono e in direzione opposta a piazza Duomo, che di sera diviene terra di nessuno. Il centro sportivo, dotato di docce e spogliatoi, accoglie quotidianamente 70 bambini tra 6 e 13 anni che durante l'anno sono seguiti dalla Caritas nel centro per i minori a rischio inaugurato appena due anni fa. E non solo. Qui verranno a giocare e soprattutto a imparare le regole, ma anche la gioia dello sport, pure i bambini di tutte le parrocchie cittadine e ragazzi più grandi. Insomma il centro sarà una scuola di vita e di fare comunità a disposizione di tutti coloro che potrebbero essere risucchiati nel gorgo dell' illegalità e del deserto esistenziale della periferia metropolitana. E questo anche in collaborazione con i servizi sociali cittadini che si occupano di tossicodipendenza e di ragazzi disabili.
«Il campo sportivo e il Centro diurno per bambini in difficoltà della Caritas sono il fiore all'occhiello dell'impegno della Chiesa sul fronte del disagio sociale», confessa con orgoglio il vescovo Di Donna. Il centro per minori a rischio accoglie da due anni bambini in età compresa tra i 5 ed i 14 anni di cui alcuni anche musulmani ed extracomunitari. Ogni giorno frequentano la struttura, realizzata nella diocesi, dalle 15 alle 19. Sono impegnati sia nel recupero scolastico, che in laboratori di informatica, cucina, teatro, canto e creazioni artistiche con l'aiuto di decine di volontari della Caritas. «Il centro sportivo diocesano è un punto strategico, fondamentale per questo territorio per questioni sportive, ma anche per aspetti sociali», commenta il presidente del Coni Giovanni Malagò. «Con l'inaugurazione del centro sportivo oratoriale, la diocesi di Acerra invia un chiaro messaggio di testimonianza verso il territorio e in particolare verso i giovani. Insomma rappresenta un investimento educativo è una forte opera di contrasto al disgregazione sociale e alla criminalità. Noi come Federazione sosteniamo progetti di questo genere», incalza il numero uno della Federazione Italiana Gioco Calcio, Gabriele Gravina. E che ci sia attenzione su questa iniziativa della Chiesa acerrana lo testimonia anche il patrocinio che stato concesso alla cerimonia di inaugurazione: oltre al Comune, anche la Camera dei Deputati non ha voluto far mancare il proprio sostegno.