Castellammare, due estorsioni per i clan: condannato il «re del latte» Adolfo Greco

Castellammare, due estorsioni per i clan: condannato il «re del latte» Adolfo Greco
di Dario Sautto
Martedì 16 Novembre 2021, 15:57 - Ultimo agg. 16:19
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Castellammare. L'ex «re del latte» che aveva partecipato alla liberazione di Ciro Cirillo condannato per due estorsioni di camorra. Si è chiuso oggi, in primo grado, il processo «Olimpo» alla camorra di Castellammare di Stabia e dintorni. Su richiesta del pm della Dda di Napoli, il tribunale di Torre Annunziata (presidente di collegio Fernanda Iannone, a latere Silvia Paladino e Luisa Crasta) ha condannato il 71enne Adolfo Greco a otto anni di reclusione per due episodi di estorsione aggravata dal metodo mafioso. Ex esclusivista Parmalat in zona, è già a processo anche per concorso esterno ai Casalesi ed era finito in carcere il 5 dicembre 2018 nell'ambito del blitz della squadra mobile di Napoli. Ha atteso la lettura della sentenza in aula, a piede libero da alcuni mesi.
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Nel corso del suo lungo esame da imputato, Greco aveva fornito anche la sua versione sull'acquisto del Castello Mediceo di Ottaviano per conto del superboss Raffaele Cutolo, vicenda per la quale fu condannato per favoreggiamento reale. 

Sei anni e mezzo, invece, è la pena per Umberto Cuomo, macellaio di Agerola, ritenuto intermediario tra Greco e la famiglia camorristica Afeltra di Pimonte. Condannato a nove anni e mezzo anche Luigi Di Martino «'o profeta», fino al suo arresto reggente del clan Cesarano. Sei anni ciascuno per Michele e Raffaele Carolei, fratelli del detenuto al 41-bis Paolo, uomo di spicco del clan D'Alessandro.

Assolto per non aver commesso il fatto il solo Attilio Di Somma, scarcerato dopo oltre due anni in cella: assistito dall'avvocato Francesco Schettino, era accusato di aver piazzato una bomba ad un supermercato in via di apertura. 

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