Affitti a peso d'oro per gli immigrati:
controlli nelle case nel Napoletano

Affitti a peso d'oro per gli immigrati: controlli nelle case nel Napoletano
di Giuseppe Maiello
Venerdì 18 Gennaio 2019, 09:10
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Un'ordinanza sindacale per cancellare la vergogna del sovraffollamento in abitazioni tutt'altro che civili, concesse in fitto a costi da alloggi di lusso. A firmarla, il sindaco di Casandrino Salvatore Volpe. «Non è questione di razzismo, ma non è possibile che si diano in affitto bassi e seminterrati a costi proibitivi a cittadini stranieri costretti a vivere i condizioni proibitive: ho affidato l'ordinanza alle forze dell'ordine. E non faremo sconti a chi approfitta della indigenza e delle necessità di chi arriva da paesi poveri o in guerra, per lucrare» dice il primo cittadino.

LA COMMISSIONE
A sollecitare l'applicazione dell'ordinanza il movimento Terra mia che si dice preoccupato per le precarie condizioni igieniche ma anche per la sicurezza. Ed in consiglio comunale il gruppo di minoranza Cambiamo che fa capo al consigliere Angelo Chianese, aveva chiesto ed ottenuto il varo di una commissione ad hoc. Secondo i dati statistici Casandrino registra, al 31 dicembre 2018, una popolazione di 14.125 abitanti: di questi 1448 sono cittadini stranieri (350 nel 2004) pari al 10,2 dei residenti. Di questi l'86,17% (1246) arriva da paesi asiatici, in particolare il 48,6% (695) dal Bangladesh, il 30,01% (434) dal Pakistan ed il 6,6 dall'India (95). Solo il 6,85% (99) viene dall'Africa, il 6,64% arriva dall'Europa, (per lo più Ucraina) e lo 0,35 (5) dalle Americhe. L'età media è di 36,7 anni (la maggior parte ha un età che oscilla tra i 24 ed i 39 anni) mentre rispetto al sesso, si tratta per lo più si tratta di maschi (1.095 rispetto 351). 33 le nazioni da cui arrivano. 1338 gli stranieri del 2017, 1448 nel 2018. Solo un paio hanno richiesto la cittadinanza italiana.

 
GLI ARRIVI
Un trend, quello del fenomeno immigratorio, che continua a crescere a Casandrino come altrove. Pochi trovano ospitalità in abitazioni civili, quasi tutti si adattano ad alloggi di fortuna. Concessi, quasi sempre, in affitto non per metri quadri e servizi, ma per numero di occupanti. Una cifra che oscilla intorno ai 50 euro mensili a persona. Un fenomeno che diventa incontrollabile perché accanto ad immigrati regolari, ci sono oltre il doppio che non lo sono. Gli stranieri del sud dell'Asia sono esperti nel settore tessile, e trovano impiego in piccole aziende come stiratori o sarti tra Grumo e Casandrino. E c'è chi si trasforma in imprenditore, dando lavoro, e in diversi casi, sfruttando i propri connazionali. Spesso in nero, (anche 14 ore al giorno) e smaltendo abusivamente anche gli scarti industriali. Lo dimostrano i risultati dei blitz delle forze dell'ordine. La massiccia presenza di cittadini stranieri trova conferma nella continua apertura di esercizi commerciali dedicati. Dice il capogruppo di Cambiamo Angelo Chianese: «Riteniamo sia doveroso, e non più rinviabile, che si adottino misure serie per garantire la vivibilità e la sicurezza di tutti, italiani ed extracomunitari, e che si garantiscano i requisiti igienico sanitari. Siamo per l'integrazione, a patto però che si rispettino le regole del vivere civile e che non si creino ghetti che non sono degni di un paese che si dice civile».
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