Evitare nuove tragedie nella provincia a nord di Napoli. È questo l’obiettivo da cui trae spunto la richiesta diretta all’amministrazione del Comune di Afragola. L’aumento vertiginoso delle temperature mette a rischio la vita dei braccianti che lavorano nei campi per pochi euro, spesso stranieri e senza contratto. Il consigliere dell’opposizione Antonio Iazzetta si è rivolto al sindaco Antonio Pannone: «La cronaca ci ha abituato a tragedie che si potrebbero evitare se si desse il giusto rispetto al lavoro e alla vita umana. Per questo, ho chiesto al sindaco di Afragola, Antonio Pannone, di adottare, sull’esempio di quanto fatto dalla Commissaria prefettizia lo scorso anno, un’ordinanza che vieti il lavoro nei campi nelle ore più calde della giornata».
La richiesta fa riferimento, precisamente, all’arco temporale che va dalle 12.30 alle 16.30. Iazzetta ritiene sia necessario intervenire con immediatezza anche nei Comuni limitrofi: «Il caldo è opprimente, soprattutto per chi lavora sotto il sole per ore. Ho chiesto al sindaco di farsi anche promotore della proposta con altri sindaci della zona dove, nonostante la progressiva urbanizzazione, ci sono ancora molti campi coltivati dove lavorano centinaia di braccianti, spesso senza alcun contratto. L’agricoltura ha e deve avere ancora un’importanza strategica per l’economia locale e va tutelata in tutte le sue forme, così come vanno tutelati i diritti di chi lavora in questo settore».
In Puglia e in Basilicata, i rispettivi presidenti delle Regioni sono già corsi ai ripari firmando un’apposita ordinanza.
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