Afragola, ombre sul voto:
«Impresentabili in lista»

Afragola, ombre sul voto: «Impresentabili in lista»
di Marco Di Caterino
Martedì 10 Agosto 2021, 08:52
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La camorra mette le mani avanti e anche qualche suo candidato nelle elezioni amministrative del 3 e 4 ottobre prossimi, che dovranno designare il nuovo sindaco di Afragola. Un allarme rosso, visti i nomi che girano, la cui presenza se confermata rischia di far decadere la futura amministrazione comunale già entro i primi mesi dalla sua elezione.

E la questione morale - ma anche e soprattutto giudiziaria - in questi caldissimi giorni è montata in un crescendo esponenziale, tanto da valicare i confini cittadini, per approdare nelle due Camere con l'annuncio di un paio di interrogazioni da parte di Pd e Lega al ministro dell'Interno Luciana Lamorgese.

I parlamentari vogliono sapere «se il prefetto di Napoli Marco Valentini, le forze dell'ordine e la magistratura» siano a conoscenza della presenza imposta nelle liste in via di definizione di alcuni personaggi, «che pure sono stati nel recente passato consiglieri comunali, legati alla criminalità organizzata di Afragola, sia in modo diretto che per recente parentela». Una vicenda seria, non una schermaglia più o meno strumentale tra schieramenti: lo mettono nero su bianco PD ed Europa Verde (possibili partner, se cadrà la pregiudiziale del M5S sul nome di Domenico Tuccillo, di una coalizione a suo sostegno), rilancia l'allarme il senatore del gruppo misto Sandro Ruotolo, e lo ribadisce Pina Castiello, afragolese doc e nome di vertice della Lega in Campania.

Ma qual è la pietra dello scandalo? A finire nell'occhio del ciclone è lo schieramento centrista del candidato a sindaco Gennaro Giustino, che pure nel recente passato, con la sua lista A Viso Aperto, per due volte ha sostenuto il centrosinistra afragolese, con Domenico Tuccillo candidato del Pd e la coalizione De Luca Presidente.

Su questo schieramento e sulla presenza nelle liste che lo compongono di candidati «border line» ci sono tantissime perplessità. Sulla graticola ci sono un consigliere comunale uscente di Forza Italia, che di recente si è imparentato con la cosca locale; un altro ex consigliere comunale, finito sotto processo per associazione per delinquere finalizzata alla produzione e spendita di bolli falsi, e un candidato proveniente dal centrodestra figlio di un ex appartenente al clan Moccia, condannato per reati associativi.

«È questo uno scenario tale che rischia di confermare per il Comune di Afragola un nuovo scioglimento per condizionamenti camorristici, con effetti devastanti sul piano della vita civile, amministrativa ed economica della nostra comunità», si legge nel comunicato congiunto PdEuropa Verde. Per Sandro Ruotolo, gruppo misto al Senato, «su Afragola, in particolare, occorre accendere i riflettori sulla qualità della composizione delle liste che parteciperanno alla prossima competizione elettorale. Ci sono segnali inquietanti della presenza in alcune liste, molte fai da te, di personaggi collegati direttamente e indirettamente ad ambienti della criminalità organizzata locale. L'appello lo rivolgiamo a tutte le istituzioni affinché innalzino il livello di attenzione proprio sul comune alle porte di Napoli dalla vita politica e amministrativa alquanto tormentata».

«Siamo risollevati dalla insperata presa di posizione di diversi esponenti della Sinistra, che vanno da Europa Verde, al PD, e fino a qualche senatore appartenente al gruppo misto, i quali spingono perché si elevi il livello di controllo circa la composizione delle liste per le prossime amministrative del Comune di Afragola», punge la Castiello, che aggiunge: «Su questi temi bisogna essere intransigenti, sempre e non a fasi alterne, senza praticare sconti a nessuno. Questa è la nostra posizione, che vale anche come risposta a chi in queste ore si chiede perché la Forza Italia del neo commissario Martusciello sia fuori dal centrodestra». Ma questa è un'altra storia.
 

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