Poliziotto ucciso a Napoli, arrestati anche gli altri due rom fuggitivi: in cella tutti e quattro gli uomini della banda

Poliziotto ucciso a Napoli, arrestati anche gli altri due rom fuggitivi: in cella tutti e quattro gli uomini della banda
Lunedì 27 Aprile 2020, 20:56 - Ultimo agg. 20:58
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Con un collega ha tentato di fermare la folle corsa di una banda in fuga dopo avere tentato un colpo: così ha trovato la morte l'agente scelto della polizia di Stato Pasquale Apicella, deceduto oggi a Napoli nel violentissimo impatto tra la sua volante, la «Secondigliano 11», e l'Audi A4 sulla quale viaggiavano quattro giovani che avevano tentato di scassinare uno sportello bancomat.

Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, addolorato per l'accaduto, ha fatto pervenire al capo della polizia Franco Gabrielli un messaggio di cordoglio nel quale ha espresso «profonda tristezza» per l'accaduto.
 

 

Pasquale, appena 37 anni, lascia la moglie di 32 anni e due figli piccoli, un maschietto di 6 anni e una bimba di appena tre mesi. La sua scomparsa nell'adempimento del dovere ha suscitato dolore in tutto il Paese: tra i tanti messaggi di costernazione spiccano quelli del presidente del Senato Elisabetta Casellati, del capo della polizia Gabrielli, per il quale oggi la polizia di Stato ha pagato «un prezzo altissimo», del sindaco di Napoli Luigi de Magistris, del governatore della Campania Vincenzo De Luca, di numerosi politici, dei sindacati e del ministro dell'Interno Luciana Lamorgese al quale la Lega, con la deputata Pina Castiello, ha chiesto maggiore impegno «su quelle sacche di illegalità, come i campi Rom, colpevolmente tollerate».
 

I quattro giovani protagonisti della rapina, infatti, sono tutti rom. Stamattina i primi soccorritori si sono trovati di fronte una scena raccapricciante, in via Calata Capodichino: la Seat Leon della Ps e l'Audi erano state sventrate dall'impatto, parabrezza sfondati e pezzi di entrambi motori, sradicati dai cofani, sparsi ovunque. Le condizioni di Pasquale, sul lato guida della sua «pantera», sono subito apparse gravi. La corsa in ospedale è servita. Lievemente ferito l'assistente capo Salvatore Colucci, medicato e dimesso dal Cardarelli. Nell'Audi, invece, sono stati bloccati due dei quattro ladri, Fabricio Hadzovic e Amir Hadzovic, anche loro lievemente feriti. Sono stati medicati e poi arrestati per omicidio volontario. In serata la polizia di Stato ha rintracciato anche i due fuggitivi, Igor Hadzovic e Renato Hadzovic. Tutti provenivano dallo stesso campo rom, quello di Giugliano in Campania, a Nord del capoluogo partenopeo: in proposito l'Opera nomadi invita a non generalizzare il giudizio sulla comunità. 
 
 

Pasquale, che tutti chiamavano Lino, era legatissimo alla sua famiglia. Viene descritto come un ligio tutore dell'ordine con una grande passione per i tatuaggi. Nella polizia di Stato c'era entrato nel dicembre 2014. Iniziò a lavorare nell'ufficio del personale della Questura di Milano. Nel 2016 si avvicinò alla sua Napoli approdando nella Questura di Roma, nel Commissariato Trastevere. Nella sua città natale ci è arrivato nel dicembre 2019, prima in forza al commissariato Scampia e poi in quello di Secondigliano. Viveva con moglie e figli a Marano, città dell'hinterland partenopeo dove abitano i suoceri. In un post su Fb dello scorso 10 marzo, in piena emergenza Covid-19, c'è tutta l'essenza dell'amore che nutriva per i suoi cari: «Solo una cosa positiva ha portato questo virus, quello di poterti godere un po' la famiglia».

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