Poliziotto ucciso a Napoli nel tentativo di sventare una rapina in banca: fermati due giovani rom

Poliziotto ucciso a Napoli nel tentativo di sventare una rapina in banca: fermati due giovani rom
di Giuseppe Crimaldi e Leandro Del Gaudio
Lunedì 27 Aprile 2020, 07:40 - Ultimo agg. 16:36
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Erano in tre, e avevano deciso di svaligiare il bancomat di un istituto di credito di via Abate Minichini, a due passi da piazza Ottocalli. Tutti di etnia rom, provenienti dal campo nomadi di Giugliano. E adesso dovranno rispondere - due sono stati già fermati e identificati, per il terzo complice la cattura sarebbe soltanto questione di ore - di omicidio. Dopo essere stati scoperti dalla polizia grazie a una segnalazione giunta alle quattro della notte scorsa, nella folle fuga hanno impattato con la loro Audi contro una Volante del commissariato di Secondigliano sulla quale viaggiava Pasquale Apicella, agente scelto della polizia di Stato, 37 anni, morto nel tragico schianto. Il suo collega -  l'assistente capo Salvatore Colucci - resta attualmente ricoverato con politraumi in ospedale, ma non versa in gravi condizioni.
 

 

Ricostruita la dinamica della tragedia. Dalla centrale operativa della Questura viene intorno alle 4 diramato l'allarme: furto in corso presso la filiale del Credit Agricole di via Abate Minichini. Scattano le pattuglie. Dal commissariato San Carlo Arena parte la prima Volante, e in suo supporto giungono i colleghi del commissariato di Secondigliano, i quali si posizionano lungo Calata Capodichino per bloccare la via di fuga ai malviventi, che nel frattempo hanno abbandonato all'esterno del bancomat anche gli arnesi da scasso. Nella loro folle fuga i tre rom vanno a folle velocità contro i poliziotti. Un impatto fatale.

In questi minuti i due fermati - le cui generalità ancora non sono state rese note - vengono interrogati negli ospedali in cui a loro volta sono stati ricoverati, al Cardarelli e all'ospedale del Mare. 
 
 

«In giornate che vedono impegnate le forze di polizia nei controlli per il contenimento del coronavirus, la polizia continua l'attività di controllo a presidio di legalità contro la criminalità, pagando un prezzo altissimo con la perdita di un suo uomo», ha detto il capo della polizia Franco Gabrielli esprimendo profondo cordoglio e vicinanza ai familiari di Apicella. Gabrielli ha anche augurato la pronta guarigione all'altro componente della volante, l'assistente capo Colucci, rimasto ferito.

Addolorato il questore Alessandro Giuliano: «Un dolore immenso per tutti noi. La polizia di Napoli è accanto alla famiglia del collega».

Un messaggio di profondo cordoglio è arrivato anche dal sindaco di Napoli Luigi de Magistris: «Esprimo il più profondo cordoglio, a nome della città, alla famiglia dell'agente scelto ucciso e a tutti gli uomini e le donne della polizia di Stato che ogni giorno sono impegnati con professionalità e sacrificio nella prevenzione e repressione del crimine. Al poliziotto ferito vanno gli auguri di una pronta guarigione», ha detto il primo cittadino.
 

L'agente scelto Apicella aveva 37 anni. Lascia la moglie e due figli, uno di 6 anni e uno di pochi mesi. In polizia dal dicembre dal 2014, è stato prima all'ufficio del personale della Questura di Milano. Dal giugno 2016 ha lavorato al commissariato Trastevere e dall'ottobre 2017 era a Napoli, prima al commissariato Scampia e successivamente, dal dicembre 2019, al commissariato di Secondigliano. 

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