Aggressione a equipaggio 118 a Napoli: pugni e calci a una dottoressa

Aggressione a equipaggio 118 a Napoli: pugni e calci a una dottoressa
di Ettore Mautone e Melina Chiapparino
Sabato 14 Aprile 2018, 12:07 - Ultimo agg. 14:31
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Si chiama Mariolina Luongo il medico dell'equipaggio Ponticelli del 118 che ieri sera é stata aggredita malmenata e presa a schiaffi pugni e sputi da una decina di persone, familiari e amici di una coppia caduta dal motorino ieri sera nei pressi di Piazza del Gesù. Il medico, che ha poi accompagnato i pazienti al Cardarelli nonostante il trauma fisico e psicologico subito, insieme al suo equipaggio ha continuato il proprio turno di lavoro rinunciando a farsi refertare per ottenerel'esonero dal servizio. Tornata in anbulanza la sua postazione è stata nuovamente allertata dalla centrale per un violento infarto che ha colpito un uomo del 1961. Trasportato tramite la rete infarto al Cardarelli il paziente si e salvato. «Se questa collega, che non esito a definire eroica - commenta Giuseppe Galano, responsabile della centrale operativa del 118 e responsabile regionale del sindacato anestesisti rianimatori - fosse tornata a casa refertando i danni subiti con l'aggressione non avrebbe salvato quell'uomo con l'infarto soccorso subito dopo. La sua postazione sarebbe rimasta infatti sguarnita. Una dedizione che la gente deve conoscere. Non solo: la follia cieca, violenta e gratuita di quelle persone protagoniste della vigliacca aggressione alla collega, li ha spinti a pretendere che i pazienti andassero al Pellegrini anziché al Cardarelli, prendendo a calci e pugni l'ambulanza per la decisione assinta dirigersi al Cardarelli. Ciò ha rischiato di vanificare il soccorso agli stessi loro congiunti colpiti da un Trauma maggiore». In particolare si é trattato di un trauma facciale per l'uomo vittima dell'incidente e della lesione emorragica di una arteria collaterale della femorale per la donna con un ematoma che aveva invaso l' intera gamba. Grazie all intervento in radiologia vascolare al Cardarelli la donna ha risolto l'emorragia e avuta salva la vita.

E’ la diciannovesima aggressione dall’inizio del 2018 che rendiconta come in questi 4 mesi, gli equipaggi del 118, siano spesso il bersaglio di percosse fisiche, minacce e insulti verbali. L’ultima violenza è stata messa a segno ieri, in tarda serata, durante un intervento che ha coinvolto due ambulanze, allertate per un codice rosso che successivamente, si è rivelato di minore importanza. «Le postazioni del 118 sono state allertate alle ore 22.59 per un incidente stradale in piazza VII Settembre a Napoli, zona adiacente a piazza del Gesù- hanno segnalato dall’Associazione Nessuno Tocchi Ippocrate - la chiamata è stata per codice rosso, poi diagnosticato come codice giallo con sospetta lesione ossea al femore e qualche contusione».

Gli equipaggi del 118 intervenuti, provenivano dalle postazioni di Ponticelli e Loreto Mare e, secondo il racconto dei sanitari, entrambi sono stati aggrediti in maniera selvaggia. «Calci dietro la schiena, sputi, spintoni, pugni e schiaffi diretti indistintamente a medici ed infermieri- questo il resoconto dell’aggressione, denunciato dall’associazione che riunisce i sanitari del comparto dell’emergenza dell’Asl Napoli 1 - il motivo sarebbe il ritardo nell’arrivo delle ambulanze, cosa assolutamente non veritiera in quanto L’Unità mobile più lontana ha impiegato 20 minuti, cioè tempi fisiologici per un codice rosso in ambito extraurbano». Dopo i primi soccorsi sul posto, le ambulanze hanno trasportato le vittime al Cardarelli dove l’aggressione è proseguita.

«L’aggressione è continuata all’interno del pronto soccorso dove il medico è stato preso nuovamente di mira con calci e schiaffi» ha stigmatizzato da Giuseppe Galano che ha rilasciato all’Associazione Nessuno Tocchi Ippocrate un messaggio di solidarietà. «Voglio esprimere solidarietà e vicinanza agli equipaggi delle Postazioni di Ponticelli e del Loreto che stanotte sono stati aggrediti e oggetto per l''ennesima volta di minacce e violenze inaudite, con l'aggravante di non aver avuto nessuna protezione dalla Polizia che era presente sul luogo dell'evento, ma che avrebbe quasi giustificato la ferocia degli astanti per un presunto ritardo».

«Penso che il tristissimo episodio è da attribuire all'inaccettabile carenza di risorse umane e di mezzi, che condizionano il nostro oneroso lavoro e ci rende vittime di un sistema che non regge più la richiesta di salute- dichiara Galano - le disattenzioni al 118 non sono più accettabili e se perpetrate porteranno da parte del personale ad una resa e all'abbandono, risultando una perdita incolmabile di esperienze e competenze di chi ogni giorno con abnegazione, sacrificio e attaccamento al lavoro compie ordinari "miracoli" di assistenza all'utenza, ma sarebbe anche la resa del Sistema Pubblico, che fino ad oggi ha garantito l'universalismo e l'eguaglianza delle cure».

«Spero ci sia da parte di chi ha il potere delle risorse e del cambiamento una presa di coscienza e una maggiore attenzione- conclude Galano - perché tutto questo non si disperda nel nulla, ancora solidarietà a questi "Eroi" e un sentito ringraziamento a tutto il 118». Anche il sindacato Cisl autoparco esprime tutta la sua solidarietà per l'accaduto e chiede alle altre forze sindacali una riunione imminente per un documento forte da mandare agli organi istituzionali. 
 
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