Aggressione a sindacalista Usb, flash mob al Plebiscito: «Non ci fermeranno così»

Aggressione a sindacalista Usb, flash mob al Plebiscito: «Non ci fermeranno così»
di Alessio Liberini
Mercoledì 18 Maggio 2022, 21:12
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«Tocca uno tocca tutti, siamo tutti Enzo De Vincenzo. Giù le mani da Usb» è questo il testo dello striscione che i delegati del sindacalismo di base hanno portato questo pomeriggio in piazza del Plebiscito a Napoli. Dove, all’esterno della prefettura, si è svolto un breve flash mob di solidarietà per il Segretario Regionale del sindacato, nonché membro dell’esecutivo nazionale, Vincenzo De Vincenzo, che domenica scorsa è stato vittima di un’aggressione consumatasi al Centro Direzionale, proprio nei pressi della sede dell’Unione Sindacale di Base campana.  

«Aspettavo un mio collega per andare a fare un’assemblea – ricorda oggi De Vincenzo - quando improvvisamente è passato questo personaggio, che già in tempi non sospetti aveva provato ad aggredirmi. Al di là della violenza in sé trovo farneticante il comportamento di quest’uomo». «Oggi siamo impegnai - precisa De Vincenzo - su tante vertenze e battaglie che proviamo a portare avanti e c’è qualcuno che si appresta a colpire quest’organizzazione anche con questo tipo di provocazioni».

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«Non è la prima volta che questo individuo si rende protagonista di aggressioni, intimidazioni e ingiurie - spiegano i sindacalisti in sit-in – ma confidiamo che sia l’ultima».

Nel mentre è già partita una denuncia nei confronti dell’aggressore: «Abbiamo fatto, chiaramente, anche quello che occorre fare, da un punto di vista formale, in queste situazioni» chiarisce il segretario regionale dell’Usb prima di concedersi all’abbraccio dei compagni che oggi sono scesi in piazza per ribadire la loro vicinanza.

«È un segnale di solidarietà – spiega Marco Sansone del Coordinamento Regionale USB Lavoro Privato - nei confronti di un compagno che è stato aggredito senza nessuna motivazione da uno dei tanti folli che attacca quest’organizzazione sindacale che, come sappiamo, è in prima linea su tutti i problemi del lavoro. Ovviamente deve portare ad una vicinanza di tutti i compagni dell’Usb e non solo». «Questo – prosegue Sansone - non è il primo episodio (di violenza ndr) ma pretendiamo che sia l’ultimo. Non è certo così che fermeranno le lotte e il tipo di conflitto a cui quest’organizzazione è abituata».   

In piazza, oggi, sono diverse le realtà sindacali e politiche che hanno portato la loro solidarietà, dopo la scellerata aggressione al segretario dell’Usb. Tra questi spicca anche una folta delegazione degli attivisti di Potere al Popolo, da sempre vicini alle peripezie delle lotte per il diritto al lavoro.  

«Quando si colpiscono i sindacalisti, ovvero coloro che portano avanti le ragioni e le lotte dei lavoratori – racconta il portavoce nazionale di Pap, Giuliano Granato -  gli attacchi sono ancora più gravi. Sono attacchi pretestuosi e quindi la solidarietà di Potere al Popolo è il minimo. Dal momento che insieme ai sindacati di base quotidianamente portiamo avanti delle battaglie, sia sui posti di lavoro che in termini politici, e penso al salario minimo. Attaccare e colpire il segretario regionale di un’organizzazione sindacale significa andare a colpire questo tipo di battaglie».

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