Al Vasto il portone di una chiesa diventa un ricovero per clochard: «nessun rispetto nemmeno per la religione»

Al Vasto il portone di una chiesa diventa un ricovero per clochard: «nessun rispetto nemmeno per la religione»
di Antonio Folle
Mercoledì 4 Maggio 2022, 16:17
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Il tema della foltissima presenza di senza fissa dimora a piazza Garibaldi e nei vicoli del quartiere Vasto torna di prepotente attualità. Poche ore fa, dopo numerosissime denunce e segnalazioni da parte dei residenti del popoloso quartiere multietnico, i servizi sociali del Comune e le forze dell'ordine sono intervenuti per sgomberare un extracomunitario che, a via Palermo, aveva costruito una vera e propria baracca abusiva, occupando l'intero marciapiede con cartoni, coperte e pezzi di mobilio raccattati tra i cassonetti. Poche ore dopo lo sgombero, però, l'uomo è ritornato sul posto, occupando nuovamente gli stessi spazi che occupava prima.

Ben peggiore, invece, la situazione denunciata dai residenti della vicina via Bologna, che hanno segnalato la presenza di una seconda "cameretta" di cartoni all'esterno della parrocchia di Maria Santissima del Carmine, una chiesetta chiusa da diverso tempo a causa di lavori di ristrutturazione. Qui il senzatetto di origine africana - secondo alcuni affetto anche da problemi psichici - non si è limitato ad occupare il marciapiede, ma ha incluso nella sua "proprietà esclusiva" l'intero portone d'ingresso della chiesa.

E non basta. Come hanno denunciato ancora una volta i residenti della zona, infatti, l'uomo si è impossessato anche di una piccola nicchia collocata proprio accanto al portone d'ingresso della parrocchia e che conteneva una statua della Madonna, svuotandola del suo contenuto e utilizzandola come vano portaoggetti.

Uno schiaffo che i residenti non vogliono rassegnarsi a subire passivamente.

 

«Sono mesi che vanno avanti situazioni del genere - denuncia Adelaide Dario del comitato Vasto - tra sgomberi farsa che hanno come unico risultato quello di veder ritornare i senzatetto al punto di partenza. Comprendiamo benissimo che c'è una situazione a dir poco disastrosa sul fronte dell'accoglienza, ma non si può accettare che i luoghi-simbolo della nostra religione vengano vilipesi in questo modo. Addirittura una edicola sacra che conteneva una statua della Madonna è stata svuotata e oggi è riempita di scritte in arabo e degli oggetti personali di un senzatetto che ha deciso arbitrariamente di occupare il portone d'ingresso di una chiesa in ristrutturazione. Non ci sentiamo tutelati in nulla - continua la nota attivista del Vasto - ma fino a non molto tempo fa almeno c'era il reciproco rispetto delle religioni. Dopo gli episodi violenti ai danni delle edicole sacre, danneggiate una dietro l'altra da uno squilibrato, assistiamo a questo ennesimo insulto che siamo costretti a subire per non vederci chiamare razzisti da chi è bravo solo a puntare il dito contro gli italiani che non chiedono altro che di poter vivere tranquillamente».

 La piazza-snodo del capoluogo partenopeo è da ormai diversi anni stritolata nella morsa del degrado urbano. La presenza di migliaia di stranieri di ogni etnia e religione, ammassati nei piccoli appartamenti del quartiere Vasto e di porta Nolana, è un problema che si sta rivelando insormontabile per il Comune di Napoli. Gli interventi sul territorio - lo dimostrano i fatti di via Palermo o il tentato incendio dell'albero di piazza Garibaldi a opera di ignoti - non riescono in alcun modo ad arginare il degrado galoppante di un territorio che necessiterebbe, secondo molti osservatori, di interventi a 360 gradi che non si limiti al mero allontanamento dei disperati che si accampano alla buona nei vicoli e sui marciapiedi per sfuggire al freddo invernale o alla calura estiva. 

Lo stesso imam Amar Abdallah, a margine della preghiera collettiva per la festa di fine Ramadan aveva invitato il sindaco di Napoli ad un maggiore sforzo per strappare al degrado piazza Garibaldi. L'immensa piazza, lo testimoniano quotidianamente i post di denuncia dei residenti della zona, doveva essere il fiore all'occhiello della rinascita partenopea e, invece, sta miseramente naufragando tra dormitori fatti di cartoni e wc a cielo aperto. 

E, naturalmente, le cose non vanno meglio dal punto di vista dei turisti. Sul noto portale "Tripadvisor" le recensioni negative dei visitatori su piazza Garibaldi e sulle strade del quartiere Vasto sovrabbondano. Molti - quando non scippati o rapinati - denunciano l'orribile odore di deiezioni umane, estremamente persistente nelle giornate di sole, e la presenza di centinaia di clochard accampati nel "triangolo del degrado" formato dalla stazione centrale, dal corso Meridionale e dal quartiere Vasto. 

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