«Alcol ai minorenni, agli adolescenti spaventa solo la sterilità»

«Alcol ai minorenni, agli adolescenti spaventa solo la sterilità»
Giovedì 16 Gennaio 2020, 08:00 - Ultimo agg. 11:41
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«Agli adolescenti puoi fare mille discorsi da morale, mettendoli sull'avviso che bevendo troppo si rischiano incidenti, ma su questo tema solo se tocchi cose cui tengono molto li colpisci». Katherine Esposito, docente di endocrinologia e andrologia all'Università Vanvitelli, da mesi ha avviato una serie di incontri in luoghi diversi per parlare di stile di vita nella prevenzione di più malattie.

Gli incontri si chiamano «Prevenendo» e toccano scuole superiori, ma anche librerie e locali pubblici. Un'iniziativa di sensibilizzazione che Katherine Esposito ha ideato e porta avanti insieme con il marito Dario Giugliano, da tempo docente di endocrinologia alla Vanvitelli.

«In questo ciclo di incontri abbiamo inserito, tra gli stili di vita corretti, anche l'evitare l'eccesso di alcol - spiega - E l'approccio, naturalmente, è stato tutto scientifico parlando di patologie della sessualità che hanno suscitato negli adolescenti più interesse di altri».
 


Bere troppo, ma anche mangiare male, non muoversi, fumare, prendere droghe rientra nello stile di vita scorretto al centro della campagna informativa di «Prevenendo». E i ragazzi, nelle scuole, fanno domande, si incuriosiscono perché non pensavano che andare fuori di testa con gli alcolici alla lunga potesse incidere sulla loro vita sessuale.

«Invece è così e ci siamo accorti che, più che il rischio di malattie epatiche o di tumori, i giovani erano colpiti da questa conseguenza che ignoravano - spiega la professoressa Esposito - Ci chiedevano e noi spiegavamo, citando dati e studi scientifici, come alla lunga l'uso smodato di alcolici, unito a stili di vita non corretti, influisca sulla funzionalità erettile, sulla sterilità e su altre malattie sessuali che si vedono nel tempo».

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Per sensibilizzare i ragazzi a non abusare di alcolici, gli argomenti sono diversi: i pericoli immediati di incidenti in auto, gli effetti deleteri di una sbronza. Ma le ripercussioni sulla salute nel tempo vengono spesso ignorate. «Nei nostri incontri, cerchiamo sempre di evitare un approccio moralistico, non siamo i loro genitori né custodi dell'etica - dice la professoressa Esposito - Usiamo invece, con toni semplici e colloquiali, un approccio che spieghi quanto sia importante mangiare sano, non bere troppo, muoversi. Per gli adulti, le conseguenze possibili degli stili di vita scorretti sono le malattie cardiocircolatorie o il diabete, tanto per fare due esempi. Per i ragazzi, l'obesità, riconosciuta come patologia grave a novembre, e effetti nel tempo cardiocircolatori e sulla vita sessuale».

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Negli incontri, più che il cibo o la droga, è l'alcol che scatena più richieste di chiarimenti. Più ragazzi pensano che bere troppo possa portare al massimo ad una sbronza di passaggio, senza ulteriori conseguenze.

«Sì, non pensavano ad altri possibili effetti - spiega ancora la professoressa Esposito - e si trattava invece di realtà che sentivano molto e legate alla loro vita quotidiana. Hai voglia a dire che, alla lunga, possono ammalarsi di cuore e al fegato, o avere il diabete, pensano che siano cose lontane e da vecchi e che ora hanno invece un'età che consente di fare tutto. Invece, non è così, dall'adolescenza si previene e i rischi di un uso smodato di bevande alcoliche, dimostrato da ricerche e studi diversi, sono sottovalutati».
 
 

Gli incontri di «Prevenendo» si sono finora tenuti a Napoli e provincia, ma anche nell'area salernitana. L'ultimo in ordine di tempo è stato con gli studenti del liceo Bartolomeo Mangino di Pagani. «A tavola, un bicchiere di vino per le donne, due per gli uomini, sono le quantità consigliate, ma per gli adulti. L'abuso di alcolici e superalcolici per un adolescente è veleno dagli effetti devastanti nel tempo.
Non è questione di morale, ma di salute senza creare ansia che vogliamo evitare con la prevenzione» conclude la dottoressa Esposito.

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