Ischia: stop ambulanze sui traghetti, il caso finisce sul tavolo del prefetto

Ischia: stop ambulanze sui traghetti, il caso finisce sul tavolo del prefetto
Mercoledì 12 Giugno 2019, 16:14 - Ultimo agg. 18:12
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«Ci è stato segnalato dall'Associazione Disabili Isola d'Ischia e dall'Associazione Croce Rosa Ischia Soccorso che, ultimamente, le compagnie di navigazione che operano la relazione tra Ischia e la terraferma si rifiutano di imbarcare le ambulanze, opponendo quanto contenuto nel decreto legislativo 28/2001 nella parte in cui è previsto che i passeggeri non possono accedere al ponte destinato ai veicoli durante la navigazione - dichiarano il  consigliere regionale dei Verdi Francesco Emilio Borrelli e il commissario del Sole che Ride nell’Isola d’Ischia Mariarosaria Urraro - in poche parole i malati che non possono essere trasportati dalle autoambulanze nei vagoni passeggeri perchè in condizioni di salute talmente gravi da dover restare nel veicolo affiancati da personale sanitario non si possono più imbarcare. Tale atteggiamento, seppure supportato dalla legge, provoca un’immediata lesione del diritto alle cure del malato, assolutamente predominante. Tale vulnus andrebbe risolto dal legislatore ma nelle more occorre trovare una soluzione immediata per gli ammalati».

«In seguito alla segnalazione – prosegue Borrelli – ci siamo attivati, mettendoci immediatamente in contatto con il presidente della commissione Trasporti della Regione Campania Luca Cascone che ci ha garantito che è già allo studio una soluzione del problema con la Prefettura. Si è già tenuto un primo incontro che ha coinvolto istituzioni. Asl e compagnie di navigazione. La soluzione è una deroga alla norma che permetta alle ambulanze di essere imbarcate sui traghetti. Stiamo lavorando affinché si proceda quanto prima nell’interesse prioritario degli ammalati. Vogliamo ricordare che attualmente quasi tutti i traghetti delle compagnie di navigazione che operano nel golfo non sono attrezzate per permettere ai disabili di accedere alle stanze dei passeggeri creando innumerevoli disagi e palesi disparità di trattamento».
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