Napoli. Allarme amnèsia, indagini dei carabinieri: saranno ascoltati i tre giovani gravi

Napoli. Allarme amnèsia, indagini dei carabinieri: saranno ascoltati i tre giovani gravi
Lunedì 27 Luglio 2015, 10:24 - Ultimo agg. 29 Luglio, 11:32
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I carabinieri stanno svolgendo accertamenti a Napoli sulla vicenda di tre ragazzi in gravi condizioni dove aver assunto dosi di amnesia (combinazione tra marijuana di pessima qualità e gocce di metadone) in un locale del lungomare. I primi passi delle verifiche saranno l'ascolto dei tre giovani e l'individuazione del luogo dove sarebbe avvenuto lo spaccio una ventina di giorni fa. I tre giovani coinvolti nel fatto - riferito ieri da alcuni amici a il Mattino - sono una ragazzina di 16 anni, studentessa del liceo Umberto, un amico di 18 anni ed un altro di 19.

Il consumo sarebbe avvenuto in momenti diversi.

Subito dopo l'assunzione, non avrebbero recuperato la lucidità e, in particolare la ragazza, avrebbe avuto problemi di capacità motoria. Numerosi sono stati negli ultimi i tempi i sequestri da parte delle forze dell'ordine di questo nuovo tipo di droga: diversi e fantasiosi i nascondigli utilizzati. In alcuni casi, infatti, l'amnesia è stata scoperta su tir tra casse di funghi o di tergicristalli.

Sulla vicenda interviene il presidente della Municipalità Chiaia, zona dove sarebbe avvenuto lo spaccio, Fabio Chiosi. «Le ultime, drammatiche notizie di giovanissimi devastati dalla nuova droga amnèsia - dichiara - devono far riflettere coloro i quali ancora oggi invocano la legalizzazione e liberalizzazione delle droghe. A parte che viene smentito finalmente il concetto di droga leggera, visto che l'amnèsia si presenta come marjuana che come tale qualcuno vuol far passare. Ma si dimostra che la droga è veleno e distrugge i nostri giovani. Occorre - continua - un forte inasprimento delle pene per lo spaccio ed il consumo. E poichè dalle dichiarazioni dei giovani coinvolti emerge che la droga sarebbe stata acquistata in un bar di Chiaia, chiederò al questore di disporre servizi speciali di controllo antidroga sul territorio, ma anche nelle scuole».

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