Non c’è pace per la memoria degli antichi puteolani e per le loro tombe. Un’intera necropoli, quella di via Celle e due passi dall’ex tribunale di Pozzuoli, da tempo è diventata rifugio per tossicomani e non solo.
Complice l’assenza di sorveglianza, il sito archeologico rimane chiuso ai turisti ma nei fatti aperto ai tossicodipendenti e a chi è in cerca di un luogo appartato.
Lo testimoniano, le tante siringe sparse ovunque e ciò che serve per il cobret. «Il cancello è stato forzato e chiunque può aggirarsi liberamente tra mausolei ipogei e colombari» lamentano i residenti. Non mancano anche indumenti intimi, slip, canotta e fazzoletti sporchi lasciati sul posto.
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