Spreco consulenze e falsi incidenti:
a Napoli la Finanza negli uffici dell’Anm

Spreco consulenze e falsi incidenti: a Napoli la Finanza negli uffici dell’Anm
di Giuseppe Crimaldi
Venerdì 21 Febbraio 2020, 23:33 - Ultimo agg. 22 Febbraio, 08:39
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Bufera giudiziaria sull’Azienda napoletana mobilità: la Corte dei Conti indaga su un presunto danno erariale causato dalla esternalizzazione degli incarichi legali affidati dalla partecipata del Comune di Napoli. Lo spettro dell’indagine è ampio: si va dai falsi incidenti ai mandati alle assicurazioni e agli indebiti risarcimenti. Argomenti che il nostro giornale aveva sollevato appena qualche giorno fa.

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L’INTERVENTO
La notizia arriva come un fulmine a ciel sereno nel giorno in cui si celebra anche l’inaugurazione dell’anno giudiziario della Corte dei Conti. Ed è proprio la Procura dell’organo giudiziario contabile ad essersi mossa, dando alle fiamme gialle del comando provinciale di Napoli il mandato ad indagare. I militari del Primo Gruppo sono entrati in azione due volte in poche ore, bussando agli uffici dell’Anm per acquisire una serie di atti e documenti: il primo intervento risale a giovedì pomeriggio, il secondo a ieri mattina. L’intervento dell’organo inquirente della Corte dei Conti ha un oggetto preciso: si indaga per chiarire su quale base siano stati affidati dalla partecipata dei trasporti comunali mandati a professionisti, avvocati e soggetti esterni all’azienda. Ma tra i documenti nelle mani degli inquirenti ci sarebbero anche quelli sulle assicurazioni e sugli incidenti a bordo dei mezzi pubblici (compresi quelli relativi alla collisione fra convogli della Linea 1 del metrò, accaduta a gennaio sulla tratta Piscinola-Colli Aminei). Assicurazioni e mandati di assistenza legale, dunque: con una lente d’ingrandimento che si poserebbe soprattutto sui sinistri in metropolitana, che pare siano aumentati in maniera esponenziale, negli ultimi tempi, rispetto a quelli sugli autobus.

GLI ATTI
Per ore i finanzieri del Primo Gruppo hanno passato al setaccio fascicoli e atti protocollati, acquisendo - per quel che si sa e che filtra dal fittissimo riserbo degli investigatori - decine e decine di incartamenti. Ora si passa alla fase più delicata: l’esame del materiale portato in caserma. Tra la documentazione prelevata dagli uffici di via Marino - a Fuorigrotta - ci sarebbe anche materiale riconducibile al grave incidente verificatosi il 14 gennaio in seguito alla collisione tra tre convogli della metropolitana collinare: in quell’occasione si evitò solo per un caso la tragedia, ma il bilancio fu pesante in termini di feriti.

I TEMPI
Naturalmente siamo ancora alle battute iniziali dell’inchiesta contabile. L’indagine entra nel vivo con la scansione del materiale sequestrato e l’esame delle carte e degli atti richiesti nel mandato firmato dai magistrati inquirenti della Corte dei Conti. Non si esclude che i finanzieri possano tornare ad acquisire ulteriore materiale probatorio.

ANNO GIUDIZIARIO
Ieri, intanto, si è celebrata l’inaugurazione dell’anno giudiziario della Corte dei Conti. Dopo le anticipazioni fornite dal procuratore regionale, Antonio Ciaramella, la parola è passata al presidente della stessa sezione campana, Salvatore Nicolella. Nella sua relazione, il presidente ha rimarcato «la scopertura di organici in Tribunale ed in Procura», che «determina una situazione preoccupante». «Nel 2019 - ha detto Nicolella - la carenza di organico si è mantenuta al 50 per cento della dotazione. In Procura, la scopertura di organico (vi lavorano solo 6 magistrati, ndr) è stata segnalata dal procuratore Antonio Ciaramella.

Questo determina una situazione preoccupante alla quale si deve mettere rimedio». Rispondendo alla domanda di un giornalista sui tempi di esecuzione della linea 1 e 6 del metrò di Napoli, Nicolella ha detto: «Evidentemente ci sono problemi negli appalti e nella gestione dei lavori che creano notevoli responsabilità alla politica, nel senso che questa realtà va affrontata e risolta quanto prima. Si tratta di temi che influiscono notevolmente sul benessere dei cittadini, anche nel senso della creazione di posti di lavoro. È giusto che questi problemi si affrontino nel minor tempo possibile».

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