Anm, nuova stangata in arrivo
«Da gennaio biglietto più caro»

Anm, nuova stangata in arrivo «Da gennaio biglietto più caro»
di Pierluigi Frattasi
Lunedì 4 Dicembre 2017, 23:02 - Ultimo agg. 5 Dicembre, 09:13
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Ticket di viaggio Anm a 1,20 euro a partire da gennaio. A sei mesi dall’aumento di 10 centesimi del biglietto corsa singola, l’azienda dei trasporti è già pronta a ritoccare le tariffe. L’Anm ha chiesto al Comune di Napoli di procedere subito all’adeguamento, così come prescritto dal piano di risanamento dei conti, che prevede di portare il costo del ticket aziendale a 1,20 nel 2018 e a 1,30 nel 2019. Operazioni che, per partire, dovranno essere recepite in un decreto regionale.

Slitta di due settimane, invece, la vendita dei biglietti a bordo dei bus e nelle stazioni, effettuata direttamente dagli autisti e dagli operatori. Il provvedimento era atteso per ieri. Ma il decreto, fanno sapere da Anm, sarà pubblicato la prossima settimana, probabilmente lunedì, per diventare operativo prima di Natale. Tempo necessario a completare la stampa dei ticket e a distribuire i blocchetti ai dipendenti. Il prezzo a bordo sarà di 1,50 euro: 40 centesimi in più rispetto al costo base. L’azienda procederà a prescindere dall’accordo con i sindacati, che non è arrivato dopo il congelamento del tavolo di trattative. Un ultimo incontro è previsto per questa settimana. La proposta dell’azienda è di lasciare agli autisti tutto il sovrapprezzo (l’84%, al netto solo dell’Iva). Mentre se i sindacati non firmeranno l’accordo, sarà applicato in via unilaterale quanto prevede il contratto nazionale, pari al 50% dell’aggio all’autista per ogni ticket staccato a bordo.

L’azienda, insomma, accelera sulle leve del risanamento. Perdere altri mesi preziosi, questo il ragionamento, rischierebbe di minare la tenuta del piano di riequilibrio. Ogni giorno che passa, infatti, pesa sui bilanci aziendali in termini di minori incassi e risparmi.

 


Uno scostamento che si è registrato già quest’anno. Rispetto al piano approvato a marzo dal consiglio comunale, l’Anm, secondo i dati del monitoraggio non ancora definitivi, ha registrato nel 2017 un allontanamento di circa 2 milioni dagli obiettivi fissati. Con un recupero di 18 milioni sui 20 previsti. Obiettivi raggiunti, insomma, grazie all’efficientamento – risparmiato il 30% sulle spese dell’energia passata dal libero mercato al regime di salvaguardia, e del 50% sull’Rcautobus - ma in ritardo. Soldi che saranno recuperati, però, nell’ambito del nuovo piano integrativo, nel biennio 2018-2019. Questo è avvenuto perché alcune misure previste dal piano sono partite in ritardo rispetto al cronoprogramma. L’aumento del ticket di viaggio da un euro a un euro e 10 centesimi, ad esempio, doveva partire ad aprile, ma è slittato al 12 giugno. Tempi analoghi anche per la revisione delle tariffe dei parcheggi in struttura, che hanno registrato incrementi del 200 per cento, ma solo a partire dal primo giugno e in maniera non uniforme. Si è deciso di dividere l’adeguamento in due fasi. La prima ha riguardato i parcheggi Frullone, Policlinico, Pianura e Centro Direzionale. Mentre per i parcheggi Brin, Colli Aminei e via Dell’Erba il nuovo tariffario scatterà da febbraio 2018. Tempi sforati anche per il nuovo prezzario degli abbonamenti residenti per la sosta sulle strisce blu, che doveva partire a inizio anno, ma è slittato a fine agosto. In questo caso, però, il passaggio dal costo unico di 10 euro all’anno a tagliando al nuovo sistema basato sulle fasce di reddito Isee fino a 150 euro all’anno ha consentito ad Anm di quintuplicare gli incassi rispetto al 2016, sfiorando il milione di euro.

Altre leve non sono ancora partite o non si sono concluse, come la procedura dei licenziamenti collettivi per i 194 esuberi dichiarati a giugno con l’apertura dello stato di crisi. La scadenza è fissata per il 18 dicembre, mentre si attende per fine mese il bando regionale per il fondo da 18 milioni destinato agli esodi incentivati. Il nuovo piano integrativo, quindi, terrà conto della rimodulazione dei tempi, calibrata su quelli delle procedure. Gli effetti dell’assorbimento degli esuberi, in termini di risparmio, cominceranno a farsi sentire dalla metà del 2018. Il nuovo piano ricalcherà in sostanza quello già delineato dalla delibera 33 del Consiglio comunale, con alcune modifiche sulla base dei risultati raggiunti.

Scadono oggi, intanto, i termini dell’avviso ai dipendenti in esubero interessati a candidarsi per la mobilità in altre aziende partecipate del Comune o per essere riconvertiti come controllori. Molte le domande arrivate in quest’ultimo caso, come era prevedibile, considerando che al parametro dei verificatori corrisponde anche uno stipendio più sostanzioso per gli impiegati, che andrebbero a guadagnare in media circa 100 euro in più al mese. Cifra poi in parte riassorbibile con gli scatti di carriera successivi. Sono 85 le unità che dovranno essere riconvertite in controllori. Di queste, 60 avranno la qualifica di verificatori di titoli di viaggio, in forza su bus, funicolari e metropolitane, altre 25 di ausiliari del traffico per stanare i furbetti delle strisce blu. Una volta verificata l’idoneità fisica, quindi, l’azienda procederà all’attribuzione delle posizioni e ai corsi formativi. Meno successo, invece, sembra aver riscosso tra i dipendenti la manifestazione d’interesse per la mobilità in Asìa e Napoli Servizi come operatore ecologico o del pronto intervento stradale, aperta a 69 unità. Una ricognizione interna, ad ogni modo non vincolante, e su base volontaria. Tempi, modi e trattamento economico saranno poi oggetto di confronto con i sindacati. L’ultima partita riguarda la cessione delle linee bus per la provincia, che collegano Napoli ai comuni limitrofi come Marano, Mugnano, Portici o Melito. Il tema è al centro di un tavolo tra il Comune di Napoli e la Regione Campania nell’ambito del bando per la gomma che sarà pubblicato entro fine anno. Nello specifico i chilometri che attualmente Anm effettua in provincia afferiscono al Lotto 4, dove sono attive anche altre società come Eav e Ctp. Il passaggio delle linee, comunque, dovrebbe avvenire solo al termine delle procedure di aggiudicazione della gara europea.
 
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