Anm, stop abbonamenti gratis
a invalidi e indigenti

Anm, stop abbonamenti gratis a invalidi e indigenti
di Pierluigi Frattasi
Sabato 20 Gennaio 2018, 09:08 - Ultimo agg. 09:22
3 Minuti di Lettura
Il Comune non rinnova la convenzione con Unico Campania, sospesi dunque gli abbonamenti superscontati dell'Anm per poveri e invalidi. I fondi necessari, infatti, non sono ancora stati individuati. In assenza di comunicazione, Anm da ieri ha bloccato tutti gli abbonamenti rilasciati nel 2017 ai cosiddetti incapienti. Si tratta delle categoria protette di tipologia A, B e C. Precisamente, invalidi civili e del lavoro, mutilati e invalidi di guerra o di servizio o delle rispettive vedove. Con una circolare interna, l'azienda dei trasporti ha comunicato «a tutto il personale di controlleria che al momento la convenzione con il Comune di Napoli per gli abbonamenti per categorie protette scaduti il 31 dicembre 2017 non è stata rinnovata. Pertanto, non è stata disposta alcuna proroga e gli interessati, per viaggiare, sono tenuti al possesso di regolare titolo di viaggio, in mancanza del quale sono sanzionabili». Insomma, non solo gli abbonamenti non sono stati rinnovati, ma i poveri invalidi, magari ignari del provvedimento, rischiano pure di beccarsi una bella multa.
I tagliandi annuali prevedono sconti fino al 90% e sono graduati in base alle fasce di reddito Isee e alla tipologia di abbonamento. L'anno scorso ne sono stati staccati circa 10mila in tutta la città. Per coprire l'agevolazione, servirebbero almeno 1,6 milioni di euro (pari alla cifra stanziata in passato). L'assessore al Welfare Roberta Gaeta è al lavoro per cercare di reperire le risorse, visto che si tratta di un problema che si presenta quasi ogni anno. Nell'attesa delle risorse, però, gli abbonamenti scaduti non saranno ritirati dai controllori, per facilitarne l'eventuale rinnovo.
 
Intanto, un sollecito per sbloccare la situazione arriva dal presidente della commissione Mobilità, Nino Simeone, che ha inviato una nota agli assessorati al Bilancio e al Welfare: «Il rinnovo degli abbonamenti agevolati per soggetti disagiati, pensionati, invalidi e disoccupati che versano in condizioni socioeconomiche disastrose - scrive Simeone - deve essere una priorità dell'amministrazione. Voglio sperare che si tratti soltanto di un ritardo e non della volontà dell'amministrazione di non voler concedere alle categorie deboli un beneficio che attenua, seppur minimamente, uno stato di svantaggio e di enorme difficoltà. Mi chiedo come mai in Ragioneria ci si dimentichi di queste scadenze importanti per la collettività. Chiederemo pertanto di conoscere la data in cui sarà sottoscritta la nuova convenzione. Chiederemo, inoltre, ad Anm di continuare i controlli, ma di avere un atteggiamento comprensivo nei confronti di questi nostri concittadini che non meritano mortificazioni».
Una operazione non semplice quella del rinnovo della convenzione. Si tratta di un'iniziativa del Comune confermata negli anni dall'amministrazione de Magistris, che deve fare però i conti con le disponibilità finanziarie. Lo scorso novembre, infatti, il Consorzio Unico Campania ha diffidato e messo in mora il Comune chiedendo l'immediato pagamento di 4,8 milioni di arretrati per gli abbonamenti destinati alle fasce protette mai pagati dal Municipio al Consorzio nel periodo dal 2013 al 2016. Risorse che mancavano all'appello anche tra le entrate in bilancio dell'Anm, che ha anticipato in tutti questi anni il costo degli abbonamenti senza riceverne ristoro da Unico Campania, che a sua volta doveva essere pagato dal Comune.
I crediti risalivano fino a 4 anni fa. Nello specifico 500mila euro per il 2013, 2,7 milioni per la convenzione relativa al 2015, altri 1,6 milioni per il 2016. Il Comune, però, dopo la diffida, ha pagato una gran parte della somma, fanno sapere dal Consorzio, che è poi stata riversata alle aziende di trasporto che vantavano gli arretrati: in gran parte all'Anm. Almeno questa partita, insomma, non dovrebbe costituire un ostacolo al rinnovo della Convenzione. Il Consorzio Unico Campania, infatti, è già pronto a firmare il nuovo atto per il 2018. Si attende solo la telefonata di Palazzo San Giacomo.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA