Morta la preside Annarita Quagliarella, in lutto il mondo della scuola di Napoli

Foto di Mariagiovanna Capone ©
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di Mariagiovanna Capone
Giovedì 24 Dicembre 2020, 15:18
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L’intera comunità scolastica napoletana è in lutto per la perdita di Annarita Quagliarella. Non solo una preside, che con indiscussa professionalità ha guidato negli ultimi vent’anni l’Istituto comprensivo Bovio-Colletta di via Carbonara e referente regionale per la Campania dell’Associazione Modifica81, ma soprattutto una donna tenace, caparbia, sempre dalla parte dei deboli. A gennaio avrebbe compiuto 62, tutti all’insegna dell’impegno, della solidarietà, della condivisione. A fermarla è stato un cancro, scoperto poco più di un mese fa, un male che con troppa rapidità ha portato via una preside amata da tutti, una guerriera sempre in prima fina nelle battaglie sociali, e, concedetemelo, un’amica speciale, sempre disponibile e affettuosa. 

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L’ho conosciuta proprio per le sue battaglie contro le discriminazioni, iniziate fin da bambina, quando lo sguardo altrui incedeva sulla sua disabilità congenita che lei ha saputo trasformare in forza.

Un esempio per tanti che nel quartiere, dove era nata e lavorava, combattevano le loro guerre quotidiane, ora contro le discriminazioni razziali, ora contro le disabilità, ora contro un disagio sociale ed economico. Il grande pregio della preside Quagliarella è stato quello di non far sentire nessuno mai escluso dalla partecipazione civica, perché lei non era estranea a quel mondo. Qui era nata, aveva mosso i primi passi da maestra proprio alla Bovio, dove diventò prima direttore didattico e infine dirigente scolastico dal 2000 in poi, suggellando un impegno vero, una sorta di patto tra lei e il quartiere. «Sono nata qui, questa scuola è la mia vita. Conosco le difficoltà che ogni bambino della Bovio-Colletta incontra ogni giorno e voglio alleggerirgli quel peso almeno nelle ore che sono a scuola» mi ha raccontato una volta nel suo studio, sepolta tra pile di incartamenti, richieste di Pon e soprattutto quel faldone sulla sua ultima battaglia per i ragazzi della scuola media: 150 alunni del plesso Colletta al corso Garibaldi chiuso da un anno e mezzo per gravi infiltrazioni e caduta di pignatte. Un edificio di proprietà della Regione Campania, che avrebbero ristrutturare in 60 giorni ma che a oggi non le avevano ancora riassegnato e rappresentava la sua ossessione, perché, diceva, «non è possibile che questi ragazzi non abbiano neanche una scuola, proprio loro cui manca spesso pure il piatto a tavola». La Bovio Colletta è la scuola di Napoli e provincia nella quale si registra la maggiore presenza di alunni immigrati di quasi tutte le etnie, distribuiti in tutti gli ordini di scuola: si supera infatti il 26 per cento. E proprio per aiutare le categorie sociali più fragili aveva istituito innumerevoli progetti tra cui il Centro territoriale per l’Istruzione degli Adulti, «affinché i genitori di questi bambini possano avere un’istruzione adeguata e imparino a parlare e scrivere in italiano» e il Centro Territoriale per l’Inclusione, per coniugare Bisogni educativi speciali e didattica. Non ultimo l’impegno con l’associazione Modifica81, di cui era referente regionale, per far valere «le ragioni dei dirigenti scolastici, capri espiatori e vittime di lacci burocratici e responsabilità abnormi, sul tema della sicurezza scolastica». Tra i suoi desideri, poi, c’era quello di istituire un museo nella scuola di via Carbonara, affinché tutti conoscessero la storia di quel luogo attraverso documenti, foto, e oggetti di pregevole importanza. 

Ho elencato una minima parte dell’impegno di Annarita Quagliarella, chi l’ha conosciuta sa quanto altro ancora ha realizzato nella sua vita. Ha letteralmente strappato alla camorra tanti ragazzi del quartiere, ha aiutato famiglie disgregate dalla povertà a ricominciare da zero, ha aiutato tanto i bambini quanto i loro genitori. È riduttivo quindi parlare solo del mondo della scuola in lutto: lo è tutta la città. E tutti ci auguriamo che il suo impegno non sarà dimenticato.

La «sua» scuola, che aveva dovuto lasciare proprio all’indomani della scoperta del suo male, la piange inconsolabile. «L’avremmo aspettata anche tra le infinite peripezie che la vita le stava riservando, ma purtroppo il suo cuore non ha retto. Oggi con grande dolore vi comunichiamo la perdita della nostra grande Preside Annarita Quagliarella. La comunità scolastica è sconvolta, poiché con lei il quartiere, la municipalità e la città di Napoli perdono tanto» scrivono sul sito dell’Istituto comprensivo Bovio-Colletta. E poi la promessa che siamo sicuri manterranno: «Noi porteremo avanti ogni sua battaglia». E lo faremo tutti, cara Annarita.

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