Antonio Natale trovato morto a Caivano, le ferite compatibili con colpi d'arma da fuoco

Antonio Natale trovato morto a Caivano, le ferite compatibili con colpi d'arma da fuoco
Giovedì 21 Ottobre 2021, 18:35 - Ultimo agg. 22 Ottobre, 07:11
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Sarà eseguito lunedì, nel II policlinico di Napoli, l'esame autoptico sulla salma di Antonio Natale, il giovane di 22 anni di cui si erano perse le tracce il 4 ottobre scorso, ritrovato cadavere nei pressi di un campo rom alla periferia di Caivano lunedì 18 ottobre, quattordici giorni dopo la sua scomparsa. Da un primo esame esterno eseguito sul corpo del giovane sono emerse ferite ritenute compatibili con quelle che possono provocare i colpi di arma da fuoco. Ad indagare sull'accaduto sono i carabinieri di Castello di Cisterna che mantengono uno stretto riserbo sulla vicenda.

Non si esclude che Antonio sia finto in un brutto giro: il contesto in cui la vicenda è maturata è quello tristemente noto del Parco Verde di Caivano, rione che si trova nell'hinterland a nord di Napoli dove è attiva una importante piazza di spaccio di sostanze stupefacenti. Prima della sparizione Antonio ha riferito alla madre che si stava recando insieme con altre persone a Napoli per fare compere. Ma nel negozio in cui era diretto non ci sarebbe mai arrivato. Tra le ipotesi relative al movente al vaglio degli investigatori che stanno cercando di fare luce sull'accaduto ci sarebbero anche contrasti con elementi appartenenti alla malavita, non solo locale, non è ancora chiaro se innescati da comportamenti spregiudicati - e non tollerati - da parte della vittima.

Antonio, inoltre, qualche giorno prima della scomparsa, è tornato a casa con parecchi lividi sul corpo verosimilmente riconducibili a un'aggressione.

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Ieri sera intanto, fibrillazioni si sono registrate a Caivano quando un cronista locale, durante una diretta Facebook, ha indicato quattro persone come i responsabili della sparizione e della morte di Antonio. Persone che, dopo avere visto il video, diventato in pochissimo tempo virale sul web, si sono recate dai carabinieri per dichiararsi estranee alle accuse del giornalista e per mettersi a disposizione delle forze dell'ordine per qualsiasi chiarimento. 

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