Traffico di armi, elicotteri e missili
arrestati i napoletani dell'Isis

Traffico di armi, elicotteri e missili arrestati i napoletani dell'Isis
di ​Leandro Del Gaudio
Martedì 31 Gennaio 2017, 21:23 - Ultimo agg. 1 Febbraio, 08:43
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Nome di battaglia: «Jafaar» e dalla sua villetta di San Giorgio a Cremano, in provincia di Napoli, dettava le regole di un possente traffico di armi. Droni, elicotteri, munizioni e quant’altro l’industria bellica di mezzo mondo è in grado di sfornare, passavano attraverso il suo computer, grazie alla sua capacità di mediazione internazionale.

Mario Di Leva, classe 1948, convertito all’Islam assieme alla moglie Anna Maria Fontana (in passato assessore comunale nel municipio vesuviano), entrambi finiti in manette nel corso del blitz messo a segno dal nucleo di polizia tributaria della guardia di finanza di Venezia.



Accanto ai coniugi di San Giorgio a Cremano, in cella anche Andrea Pardi, capo della Società italiana elicotteri, società con sede a Roma, specializzata nella vendita di elicotteri, materiale di armamento e di uso duale (strumenti che possono essere convertiti per uso bellico) verso i paesi esteri. Inseguito da un decreto di fermo, anche un cittadino libico, si tratta di Mohamud Ali Shaswish, classe 1968 al momemto irreperibile, mentre risultano indagati ma a piede libero anche Luca Di Leva, figlio dei due presunti trafficanti di armi, e due professionisti napoletani che si sarebbero impegnati in una mediazione ritenuta sospetta.
 


Inchiesta coordinata dal pool anticamorra coordinato dal procuratore aggiunto Giuseppe Borrelli e dai pm Catello Maresca, Maurizio Giordano e Cesare Sirignano (quest’ultimo in forza alla Procura nazionale antimafia), i blitz sono scattati ieri mattina nelle province di Roma, Napoli, Salerno e l’Aquila. Traffico internazionale di armi e di materiale dual use, di produzione straniera, merce introdotta tra il 2011 e il 2015 in paesi soggetti ad embargo, in particolare Iran e Libia. Difesi - tra gli altri - dagli avvocati Lucio Caccavale e Giuseppe De Angelis - i due coniugi questa mattina avranno modo di replicare alle accuse e fornire la propria versione dei fatti, nel corso della convalida dei fermi.
 
 




 

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