«Il Covid mi è caduto addosso come uno tsunami. La mia vita modulata in un certo modo ha subìto un vero e proprio scossone e non so se sperare che tutto ritorni così come era prima o se qualcosa è cambiato. Che poi è la domanda che ci facciamo un po’ tutti su questa pandemia: a cosa è servita oltre a metterci spalle al muro?» L'interrogativo chiude l'introduzione del libro che lo scienziato Paolo Ascierto ha scritto per raccontare i "Cento giorni che hanno cambiato la mia vita", in omaggio martedì 31 maggio con Il Mattino. Un testo autobiografico ma non autoreferenziale: la sua testimonianza è stata raccolta dalla giornalista Cinzia Brancato.
Oncologo di fama internazionale, numero uno nel campo dei tumori della pelle. Ascierto è direttore del dipartimento Melanoma, immunoterapia e terapie innovative del Pascale di Napoli.
Ascierto ripercorre tutto il suo percorso in 140 pagine nella collana «Ieri, oggi, domani». E, nel testo, fa anche un’analisi impietosa di quello che è accaduto nella sanità durante la pandemia, e riflette sull'eredità dell'emergenza, indicando le prossime sfide della ricerca sia nella lotta al coronavirus sia per sconfiggere il cancro.
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