AstraZeneca, la Campania è nel caos: Benevento senza dosi dopo lo stop agli under 60

AstraZeneca, la Campania è nel caos: Benevento senza dosi dopo lo stop agli under 60
di Ettore Mautone
Giovedì 8 Aprile 2021, 23:02 - Ultimo agg. 9 Aprile, 18:10
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Limiti ad Astra Zeneca: già da ieri in Campania scatta lo stop alle somministrazioni del rimedio anglosvedese alla popolazione con meno di 60 anni e la Campania si ritrova in difficoltà a dover riprogrammare la macchina vaccinale con dosi già destinate a coprire la fetta di popolazione più giovane. L’aumento del fabbisogni di Pfizer si ripercuote fatalmente sui punti vaccinali, in particolare nelle aree interne, come a Benevento ieri costretta a chiedere aiuto a Napoli per recuperare una quota di dosi. Il vaccino Astra Zeneca, trova collocazione nell’immunizzazione in corso della fascia di età tra i 70 e gli 80 anni (senza patologie) e da domani anche tra gli over 60, che resta la priorità del governo in quanto la quota di popolazione più colpita dai decessi a causa del Covid. Ma nell’arco di un mese e mezzo o due questo target potrebbe essere coperto e bisognerà pensare a quali farmaci usare per vaccinare il resto della popolazione più giovane. Rebus che si pone a breve in Campania ad esempio nelle isole dove saranno rapidamente esaurite le fasce di popolazione anziana da vaccinare. Nodi che nessuno sa ancora come sciogliere per affrontare la fase della imminente vaccinazione di massa. 

«Non somministrare Astra Zeneca al di sotto dei 60 anni di età»: con tale formula - aggiunta a penna da alcuni manager alla circolare del ministero della Salute (fatta arrivare sin dalla sera prima a tutte le regioni) - le Asl campane ieri hanno tentato di dare una direzione di marcia ieri ai vari responsabili dei centri vaccinali della Campania in una giornata di passaggio in cui stanno per cambiare le carte in tavola relativamente all’età per cui il vaccino Astra Zeneca è indicato. Quel che è certo è che quest’ultimo (ribattezzato Vaxzevria), è approvato a partire dai 18 anni di età e, «sulla base delle attuali evidenze - scrive il Ministero - tenuto conto del basso rischio di reazioni avverse di tipo tromboembolico e a fronte dell’elevato rischio di mortalità da infezione Covid-19 nelle fasce di età più avanzate, è raccomandato un suo uso preferenziale, nelle persone di età superiore ai 60 anni.

Chi ha già ricevuto una prima dose del vaccino Vaxzevria può invece completare il ciclo vaccinale col medesimo vaccino». Oggi dovrebbe arrivare l’ordinanza del Commissario nazionale Paolo Figliuolo che darà anche il via all’apertura della piattaforma regionale per gli ultra sessantenni che servirà ad amplificare la forbice di utilizzo del farmaco anglosvedese. L’Unità di crisi della Campania, riunita di urgenza ieri mattina, ha dunque già suggerito l’uso di Astra Zeneca solo in chi ha più di 60 anni tenendo in debito conto le fragilità di ognuno. 

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Il problema da affrontare ieri e per le prossime 24 ore riguarda invece i soggetti già prenotati e convocati con meno di 60 anni. In particolare i caregiver, quasi tutti di età inferiore ai 60 anni, e ai quali finora andava attribuito Astra Zeneca e che ora possono rifiutare e accedere a Pfizer. I residui del personale sanitario, scolastico e universitario potrebbero anch’essi optare per il vaccino a mRna. In pratica al posto delle categorie prevale l’età come criterio discriminante per stabilire quale vaccino somministrare sulla base dell’assunto che la senescenza del sistema immunitario riduce la sua reattività e dunque anche i remoti eventi avversi. Da domani in poi, con l’apertura della piattaforma regionale alla prenotazione degli ultra sessantenni Astra Zeneca allargherà il proprio target. Fragili e disabili anche se collocati in questa fascia di anzianità saranno sempre dirottati verso il vaccino a mRna. Per le isole infine, si continuerà a vaccinare secondo le categorie e le fasce di età seguite sulla terraferma: prima gli ultra 80enni con Pfizer e da domani gli ultra60 con Astra Zeneca. Resta da capire come saranno vaccinati i soggetti dai 18 ai 60 anni e con quali dosi di vaccino. 

Ieri a Napoli alla Mostra D’oltremare hanno ricevuto la seconda dose 1.072 su 1.093 anziani con più di 80 anni e la prima dose 1.300 over 80, fragili, disabili e vulnerabili su 2.000 prenotati. Qui di Astra Zeneca ne sono stati somministrati meno di mille nella fascia dei età tra 70 e 79 anni. Abbastanza alta l’adesione negli altri punti vaccinali della città: al Madre, sempre nella fascia dai 70 ai 79 anni, su 500 si sono vaccinati in 427 (85 per cento di adesioni), più bassa la percentuale alla Stazione Marittima dove su 800 hanno accettato in 642 (80 per cento. Infine alla Fagianeria su 800 care giver sono stati immunizzati in 681 raggiungendo l’85 per cento di adesioni anche grazie al fatto che molti di esse hanno ottenuto Pfizer al posto di Astra Zeneca. Attorno all’80 per cento l’aderenza media ad Astra Zeneca in tutta la Campania nella fascia di età attualmente più indicata. 

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