Atitech, Lettieri incontra i dipendenti a Capodichino: «L’obiettivo è diventare un polo strategico»

Con l’acquisizione degli asset di Alitalia Maintenance a Fiumicino l’azienda ha raddoppiato le sue capacità per il 2023

Incontro all'Atitech
Incontro all'Atitech
di Alessio Liberini
Lunedì 23 Gennaio 2023, 21:34 - Ultimo agg. 21:49
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«Atitech è la società privata con più dipendenti nella città di Napoli: quello che facciamo è una soddisfazione sia per la città che per noi come azienda». Gianni Lettieri, il patron della società indipendente di manutenzione aeronautica più grande del mercato Emea (Europa, Medio Oriente e Africa) non nasconde la contentezza a seguito dei brillanti risultati raggiunti negli ultimi 10 anni. Rilanciando nuovi traguardi futuri, a partire dall’obbiettivo di «diventare polo manutentivo strategico europeo integrato e solido».

«Due eventi. Un unico obiettivo» ha spiegato lo stesso Lettieri, dal 2009 a capo di Atitech, aprendo nel pomeriggio di oggi la convention con i dipendenti nell'hangar Atitech dell'aeroporto partenopeo di Capodichino a cui hanno preso parte anche il governatore della Regione Campania, Vincenzo De Luca e il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi. L’incontro segue l’analoga convention di Fiumicino dello scorso mese nella quale il presidente Gianni Lettieri ha incontrato i quasi mille lavoratori che dal 1 novembre 2022 indossano la divisa di Atitech. Grazie all’acquisizione degli asset di Alitalia Maintenance a Fiumicino – avvenuta lo scorso settembre - l’azienda ha infatti più che raddoppiato le proprie capacità per il 2023.

Dove si prospetta di superare le 500 lavorazioni - a fronte delle 220 toccate nel 2022 - grazie all’aumento di hangar, linee di produzione e ampliamento del parco officine.

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Al poderoso aumento delle lavorazioni si aggiunge poi anche il potenziamento delle attività quotidiane di manutenzione di linea. Ad oggi sono addirittura 32 gli scali su cui Atitech offre questo tipo di servizio: 21 nazionali ed 11 stranieri.

«Il 2023 ora iniziato – ricorda Lettieri, parlando dal palco allestito all’interno dell'hangar Atitech - è un anno importante per la nostra azienda che ai 5 hangar di Capodichino ha aggiunto i 4 di Fiumicino: una società che a livello mondiale ha 21 basi in Italia e 11 nel resto del mondo, da Parigi a Osaka, a Buenos Aires per citarne alcune. Ma vogliamo crescere ancora sapendo che una parte del traffico aereo si muove nel mondo anche grazie a noi con la nostra manutenzione su 500 aerei. Ora trasformiamo anche aerei da passeggeri a cargo, una nuova frontiera in cui vogliamo giocare un ruolo primario. Lavoriamo anche sui progetti di ricerca con gli atenei a partire dall'Università Federico II, per proseguire a procurare lavoro per i prossimi 30 anni, perché il nostro obiettivo è diventare polo manutentivo strategico europeo integrato e solido».

L’evento odierno – che ha visto la partecipazione di circa 1200 persone tra dipendenti e familiari, insieme ad alcuni rappresentati di aziende partner - è stato anche d’occasione per presentare il video istituzionale dell’azienda e quello dedicato al primo bilancio di sostenibilità di Atitech, certificato da Deloitte. Mentre sul palco si sono alternati diversi interventi, a partire da quello del maratoneta Stefano Baldini.

Nel mezzo non sono mancati gli interventi delle istituzioni locali: il sindaco partenopeo, Gaetano Manfredi e il presidente della Regione, Vincenzo De Luca. Entrambi hanno speso parole al miele per il lavoro svolto dall’azienda negli ultimi dieci anni nonostante un vistoso clima di gelo tra i due i quali non si sono neanche dati la stretta di mano, arrivando nell'hangar persino in orari diversi. Difatti la convention di Atitech ha rappresentato il primo incontro pubblico per Manfredi e De Luca dopo le polemiche nate sul bilancio del teatro San Carlo.

«Il successo di Atitech - ha spiegato il titolare di Palazzo San Giacomo - è un grande valore per la città e l'area metropolitana di Napoli in cui vediamo l'alta tecnologia che si sviluppa sul mercato internazionale e con una forza lavoro molto qualificata». «Questo – precisa Manfredi - è proprio il prototipo di quello che deve essere lo sviluppo industriale di Napoli. Puntando sull'eccellenza, sulla qualità internazionale, sull'investimento nel capitale umano. Qui emerge il grande merito di Lettieri che ha preso un'azienda con difficoltà e l'ha trasformata in un gioiello che compete in tutto il mondo. Lettieri ha avuto il coraggio di affrontare una sfida complicata, rompendo gli schemi e guardando alla capacità di stare sul mercato con una reputazione affidabile dell'azienda e anche grazie al capitale umano dei lavoratori che sono in grado di portare avanti questa impresa aiutando l'economia cittadina».

De Luca, nel complimentarsi con Gianni Lettieri e il suo «coraggio», ha ricordato il valore emblematico del successo raggiunto da Atitech: «Se facciamo il raffronto con quello che è capitato ad Alitalia vediamo che quest'ultima è l'emblema di come si arriva al fallimento quando si accumulano i debiti, mentre Atitech dimostra che per successo servono conti in ordine, rigore e serietà dell'impresa e produttività del lavoro. Oggi da Napoli sappiamo dare esempio di efficienza all'Italia intera».

Il presidente ha inoltre evidenziato l’impegno nel settore di Palazzo Santa Lucia: «Siamo ora impegnati – chiarisce De Luca - nel cofinanziamento di progetti di ricerca di Atitech, come di aziende a Capua, Nola, Airola: nel Patto per la Campania abbiamo 100 milioni di euro destinati a loro e stiamo anche preparando un nuovo bando regionale per imprese di livello medio-alto come Atitech. Prima lo facevamo solo per imprese piccole e piccolissime ma ora sappiamo che le grandi aziende come questa - che ha 1500 dipendenti - hanno bisogno di fondi per ulteriore sviluppo».

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