«Attori di Gomorra cattivo esempio»: è scontro tra Lippa e Borrelli

A sinistra Francesco Emilio Borrelli, a destra Walter Lippa
A sinistra Francesco Emilio Borrelli, a destra Walter Lippa
di Gennaro Morra
Mercoledì 21 Marzo 2018, 11:56
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«Tengo a precisare che questo signore io non ho conosco, non c’ho mai avuto nulla a che fare, per cui non capivo perché tanto astio nei miei confronti. Poi ho fatto delle ricerche sul Web e ho visto che già in passato ha avuto da ridire su altre situazioni di altri miei colleghi. Attacca noi attori perché sa che non ci saranno ripercussioni, mentre evita di denunciare politici corrotti e malaffare».
 
A parlare è Walter Lippa, attore che vestì i panni di Carlucciello nella prima stagione di Gomorra. Ed è arrabbiato con il consigliere regionale Francesco Emilio Borrelli, che venerdì scorso, nel programma “La Radiazza”, in onda su Radio Marte, lo definì un cattivo esempio per tutti quelli che seguono la sua carriera, soprattutto per i ragazzi. Un giudizio negativo nato da una foto pubblicata da Lippa sul suo profilo Facebook, uno scatto che immortalava una pizza a forma di pistola preparata in suo onore dai pizzaioli della pizzeria L’Angolo di San Giorgio a Cremano.
 
«Mi sono ritrovato in quel locale prima di andare a girare un video nelle vicinanze, ma non avevo prenotato, né ho ordinato io quella pizza particolare – spiega l’attore –. I ragazzi mi hanno riconosciuto e hanno voluto fare qualcosa a tema con Gomorra. E io ho voluto celebrare la loro arte, non certo il fatto che si trattasse di un’arma».
 
Chiarito l’episodio, Lippa torna sulla polemica innescata dalle dichiarazioni di Borrelli: «Questo signore, invece di occuparsi dei problemi della città e della regione, mi attacca per avere mezz’ora di popolarità e raccattare voti, perché si sa che Gomorra fa sempre audience – accusa –. Viene a criticarmi per quel post, sostenendo che gli attori di Gomorra sono un esempio negativo, ma non parla mai delle mie attività per il sociale o di quando vado nelle scuole a fare lezione di legalità. Non ne parla perché non fa notizia. Come non fa notizia la mia partecipazione al progetto ideato da Francesco Verde, fratello di Gelsomina, che ci porta nei reparti pediatrici a regalare un sorriso ai bambini con la clown terapia».
 
Insomma, Walter Lippa proprio non ci sta a essere bollato come cattivo esempio, uno che si esalta per aver interpretato un camorrista: «Io ho sempre preso le distanze da quel personaggio, ma non posso farci nulla se la gente m’identifica con un malavitoso – si difende –. Eppure, nella mia carriera ho interpretato tanti ruoli in cui indossavo una divisa delle forze dell’ordine». E conclude: «Io posso accettare critiche sul mio lavoro, ma non accetto giudizi sulla mia persona da qualcuno che nemmeno mi conosce. Però devo ringraziare questo signore, perché con questa sterile polemica mi ha dato la possibilità di parlare della mia attività, che non si limita a Gomorra».
 
Fin qui la replica di Lippa, ma a stretto giro è giunta la controreplica di Francesco Emilio Borrelli, sottoscritta anche da Gianni Simioli, conduttore de La Radiazza: «L'attore Lippa appare un po’ megalomane nella sua risposta e anche fuori luogo. Infatti, le nostre critiche non erano rivolte alla sua attività professionale, che onestamente non conosciamo, ma esclusivamente alla fiction Gomorra e a quello che sta provocando nel tessuto culturale e sociale del nostro territorio – si legge in una nota –. Ribadiamo che la scelta quantomeno macabra di pubblicare una foto di una pizza a forma di pistola è a nostro avviso un pessimo esempio. Sulle sue insinuazioni legate alla trasmissione di Simioli, La Radiazza, e all'attività di Borrelli come consigliere regionale non rispondiamo perché non siamo soliti affrontare dibattiti di così basso livello e scarsezza di contenuti».
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