Auchan di Mugnano, 40 esuberi:
disabile escluso, è protesta

Auchan di Mugnano, 40 esuberi: disabile escluso, è protesta
di Cristina Liguori
Giovedì 25 Febbraio 2021, 09:29 - Ultimo agg. 16:00
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Sei mesi fa l'amputazione della gamba dopo anni di sofferenze causate da un vecchio incidente stradale. Oggi il terrore di perdere il lavoro e di avere dinanzi a sé un futuro incerto e ancora più doloroso. Giuseppe Soreca, 43 anni, è uno dei 40 dipendenti dell'Auchan Mugnano che non è stato riassunto dai nuovi proprietari. Eppure nel 2006 fece ingresso nella grossa multinazionale in quanto appartenente a categoria protetta. Già all'epoca aveva una ridotta mobilità e difficoltà a deambulare e per questo riuscì ad ottenere l'impiego secondo quanto disposto dalle leggi. Oggi Giuseppe si ritrova in cassa integrazione, dopo l'abbandono del colosso francese, con la possibilità più che concreta di non essere assorbito dai nuovi titolari che hanno acquisito i 4mila metri di spazio lasciati vuoti da Auchan.

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LO SFOGO
«Il nuovo proprietario Conad ha assunto alcune persone appartenenti alle categorie protette - spiega Giuseppe, sposato e con un figlio -. Non so quanti, so solo che io non sono rientrato. Non credo sia giusto. Nel 2006 già ero invalido, sono stato assunto secondo quanto disposto dalla legge. Il mio è un caso già particolare, non sono diventato disabile in corso ma lo sono sempre stato. Poi è seguita l'amputazione che purtroppo ha peggiorato la mia situazione. Oggi sono senza una gamba e finita la cassa integrazione per me non ci sono più speranze. Chi vuole che mi assuma?». Giuseppe non svolgeva lavori di reparto ma uno adatto alle sue condizioni: «Mi rendo conto che è difficile collocarmi ma di fatto lavoravo alle casse, una postazione che si confà alla mia condizione.

Ad oggi la nuova azienda non mi ha dato spiegazioni sul perché non sono stato assunto - dice rassegnato -. Hanno assunto una quota di disabili, ma io sono stato inspiegabilmente escluso».


Ad oggi il nuovo titolare ha assunto solo 60 dipendenti sui 102 dell'Auchan. Ben 40 sono rimasti fuori: «Non sappiamo che fine faremo, spero che almeno ci assumano i proprietari dei rimanenti 5mila metri quadrati lasciati vuoti da Auchan. Dovrebbero arrivare altre società, altri grandi imprenditori». Intanto questa mattina all'esterno del centro commerciale ci sarà una protesta dei lavoratori in esubero. Purtroppo non hanno ricevuto molte rassicurazioni e temono per il loro futuro. «Sto seguendo con attenzione la vicenda Auchan e mi pare che non si è capita la gravità della situazione - commenta il consigliere regionale di maggioranza Giovanni Porcelli -. Noi stiamo chiedendo da settimane due cose semplici all'azienda: trasparenza e partecipazione. Vogliamo dare una mano, invece pare che si cerchi solo di prendere tempo. Anche oggi saremo al fianco dei lavoratori. Siamo qui per metterci il nostro impegno e se possibile anche delle risorse della Regione».

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