Auto dei vigili bruciate a Pomigliano: «Ora la scorta per il capo della polizia municipale»

Auto dei vigili bruciate a Pomigliano: «Ora la scorta per il capo della polizia municipale»
di Pino Neri
Giovedì 6 Gennaio 2022, 11:00
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Attentato di Capodanno: i sindacati si mobilitano per il comandante della polizia municipale di Pomigliano, Luigi Maiello, e per tutto il corpo dei caschi bianchi. Dalla Cgil di Napoli ieri è giunto l'annuncio che nelle prossime settimane sarà organizzata una manifestazione nella città delle fabbriche. Nel frattempo, sempre ieri, le organizzazioni di categoria della funzione pubblica di Cgil e Uil hanno chiesto al prefetto di Napoli una scorta per Maiello «perché affermano nel messaggio inviato a Claudio Palomba non è più sostenibile che tutto il peso della battaglia per la legalità a Pomigliano venga scaricato solo su di lui e sugli agenti della polizia locale». La prefettura già da tempo ha comunque disposto una vigilanza per Maiello da parte di polizia e carabinieri essendo il comandante testimone di giustizia in diversi processi di camorra.

Mobilitato anche il Comune di Pomigliano. Domani, alle 11.30, il consiglio comunale si riunirà all'aperto, nel cortile ancora annerito del comando in cui sono state incendiate le auto della polizia locale. L'assemblea sarà finalizzata all'approvazione di una delibera per l'istituzione di un «tavolo della legalità». Prove di dialogo mentre la tensione si taglia ancora a fette dopo l'incendio doloso che alle quattro e mezza del mattino del primo gennaio ha distrutto tre vetture della municipale e danneggiato una parte dell'antico edificio comunale che ospita il comando dei caschi bianchi. C'è rabbia. Il comandante Maiello martedì ha pubblicato sui social uno sfogo attraverso cui ha denunciato che ci sono politici collusi con la criminalità. Malumori e polemiche si moltiplicano. Ma anche solidarietà. Ieri il sindaco di Pomigliano, Gianluca Del Mastro, ha ricevuto in municipio una delegazione di Libera e dell'associazione antiracket e antiusura Fai, rappresentata da Salvatore Cantone, dirigente nazionale. Per Libera c'erano Antonio D'Amore, referente provinciale, e Pasquale Leone

«Confidiamo che la magistratura trovi i colpevoli del raid - il messaggio emerso dal colloquio - intanto è necessario organizzare una serie di iniziative. Anche se ci sono città più inquinate, Pomigliano non è immune ai fenomeni mafiosi - dichiara Cantone - qui la camorra è droga, estorsioni, usura ma anche intreccio con la politica e l'imprenditoria. È però necessaria più fiducia nelle istituzioni». La richiesta di Cgil-FP e Uil-Fpl è stata invece inviata al prefetto e al ministro degli Interni, Luciana Lamorgese.

Le organizzazioni di categoria della funzione pubblica di Cgil e Uil si dichiarano «preoccupate» per cui ritengono «non più sostenibile che la responsabilità e il gravame di una vera e propria battaglia per la legalità contro abusi e malaffare venga caricata solo sulle spalle degli uomini e delle donne della polizia locale diretti dal loro comandante». 

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«Non può essere lasciato solo chi fa il proprio dovere aggiungono i sindacati - e sfida con coraggio, determinazione e abnegazione i poteri malavitosi e difende il prestigio delle istituzioni e gli interessi della collettività. Lo Stato deve assicurare la massima partecipazione e il massimo sostegno».

Quindi, la richiesta: «Con questo spirito le chiediamo, signor prefetto, di valutare di inoltrare all'Ucis (l'Ufficio Centrale Interforze per la Sicurezza Personale) l'istanza di predisporre una scorta per il comandante Luigi Maiello, potenziando la presenza sul territorio di altre forze di polizia per il controllo e il ripristino della legalità. Nel contempo chiediamo di convocare un incontro per esternare de visu criticità e problematiche sui fatti di Pomigliano e ricevere rassicurazioni circa la presa in cura, da parte della massima autorità per la sicurezza sul territorio, della preoccupante vicenda». 

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