Napoli, autobus sempre affollati ma l'Anm riduce i mezzi e manda a casa 40 autisti

Napoli, autobus sempre affollati ma l'Anm riduce i mezzi e manda a casa 40 autisti
di Paolo Barbuto
Venerdì 27 Novembre 2020, 09:00
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Dal primo dicembre l'Anm ridimensionerà drasticamente i suoi servizi. Addio corse notturne, riduzione delle corse ordinarie diurne, orari modificati con chiusura delle funicolari alle 20 e della metropolitana alle 21: l'iniziativa produrrà la mancata conferma di 40 autisti interinali che saranno mandati a casa e la cassa integrazione per circa seicento addetti dell'Anm. 

La decisione di ridurre al minimo i servizi di trasporto pubblico è stata comunicata ai sindacati mercoledì scorso con una lettera ufficiale contenente tabelle esplicative e giustificazioni per una decisione così devastante.

Nella missiva inviata ai sindacati, l'Anm spiega che la riduzione nei servizi di trasporto è ammessa anche nell'ultimo Dpcm e consentita perfino dalle ultime norme regionali.

L'azienda sostiene di aver fatto una stima in base alla quale con le restrizioni da zona rossa ci saranno perdite pari a 2,5 milioni di euro e siccome la società in fase di attuazione del piano concordatario che l'ha salvata dal fallimento, non può permettersi di assistere a una perdita così ingente senza intervenire. Ecco perché scatterà la mannaia. 

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A partire dal primo di dicembre, fra quattro giorni esatti, il piano annunciato prevede bus in strada solo fino alle 22, cancellate le corse notturne così come quelle speciali e cimiteriali. Più mezzi solo negli orari di punta, tempi di transito meno serrati nelle altre ore della giornata.

Per quanto riguarda le funicolari ci sarà la consueta chiusura definitiva dell'impianto di Mergellina mentre le altre tre, Centrale, Chiaia e Montesanto effettueranno corse solo fino alle 20.

La metropolitana sarà in servizio solo fino alle 21 tutti i giorni della settimana fino al 31 di dicembre; tutte le uscite secondarie resteranno chiuse per evitare di doverle presidiare.

Da lunedì verranno cancellati 40 autisti ingaggiati da una società interinale. Sono poi previste 610 posizioni di cassa integrazione suddivise fra tutte le fasce degli addetti. A casa per un mese tutti i controllori di bus, metropolitane e funicolari; riduzione del 60% del personale di Anm Point e dei vigilini che controllano le strisce blu; riduzione di personale in maniera modulata tra gli ascensoristi, gli agenti di stazione, i macchinisti della Metro, gli operatori Fta e il personale dei parcheggi (è prevista la chiusura totale di quelli di Policlinico e Monaldi).  

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I sindacati non sono rimasti ad aspettare. Nei giorni in cui si denunciano sovraffollamenti sui mezzi con necessità di aumentare la frequenza del servizio, questa decisione appare un controsenso. Una nota unitaria, le segreterie regionali di Filt Cgil (Finozzi e Guadagno), Uiltrasporti (Ferraiuolo e Riccio) e Uglfna (Fasano e Sgariglia), rintuzzano il progetto e chiedono un incontro urgente con l'azienda. In particolare ai sindacati appare singolare che in previsione della scadenza del Dpcm fissata al tre di dicembre, l'Anm prenda decisioni collegate a quel documento ma valide fino al 31 dicembre; ai sindacati appare incredibile la decisione di ipotizzare una riduzione del servizio proprio nei giorni in cui c'è la previsione di una leggera riapertura agli spostamenti dei cittadini. Infine tutte le sigle contestano la decisione di non rinnovare l'accordo per gli autisti interinali, proprio nel momento in cui ci sarebbe più bisogno di avere mezzi in strada.

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