Babygang a Napoli, spuntano i nomi dei teppisti: «Erano nella metro»

Babygang a Napoli, spuntano i nomi dei teppisti: «Erano nella metro»
di Leandro Del Gaudio
Venerdì 10 Agosto 2018, 23:00 - Ultimo agg. 11 Agosto, 10:37
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Tre nomi al vaglio degli investigatori, tre ragazzini che potrebbero entrare in un fascicolo giudiziario nella storia del branco in azione sulla metro. Poche ore dopo la diffusione delle immagini dei teppisti in azione in strada e sulla metro, potrebbe esserci una svolta sotto il profilo investigativo. Lo assicura il consigliere regionale dei Verdi Francesco Emilio Borrelli, che ha spedito alle forze dell’ordine i nomi di alcuni minori, indicati come presunti componenti del «branco» di teppisti che si è dato da fare sulla metropolitana collinare. 

Ragazzini, dunque, uno dei quali proveniente dal rione Monterosa, un altro da un’altra zona di Secondigliano: tramite facebook, il consigliere Borrelli è risalito alle loro storie, simili a quelle di tanti altri protagonisti della cronaca cittadina. 

Storie e generalità che ora sono al vaglio del nucleo investigativo dei carabinieri, che si stanno occupando dei teppisti in azione sulla metro, mentre la polizia è al lavoro sul caso di Fuorigrotta. 

Stando alla ricostruzione offerta agli inquirenti, i tre presunti teppisti hanno un profilo simile a quello di altri soggetti entrati nelle pagine più nere della storia cittadina recente: tra di loro si chiamano «fratm», si dicono contenti solo quando c’è da «pariare» e sfoggiano una galleria di sguardi da duro, in pose da «macho», magari in sella agli scooter, a dispetto di facce imberbi, da ragazzini. 

Inchiesta che vede in campo la Procura ordinaria e quella dei minori, si parte dalle immagini: in un video, quello della metro, una decina di giovani teppisti ha aggredito un anziano costringendolo a lasciare la carrozza, oltre ad infastidire altri passeggeri. Tra questi, una donna (probabilmente non italiana d’origine), che viene circondata e molestata, tra spintoni e gesti di scherno. Gravissimo anche quanto avvenuto a Fuorigrotta, nei pressi di via Leopardi, dove un uomo è stato issato e buttato in un contenitore della spazzatura, che poi è stato chiuso. Al lavoro la Mobile, oltre al commissariato di zona, anche in questo caso l’obiettivo è quello di contestualizzare. 

A quanto risalgono quei video? Chi sono i protagonisti dell’assalto a passanti e anziani? Stando a quanto emerge dalla ricostruzione spedita da Borrelli alle forze dell’ordine, almeno nel caso della metropolitana, il branco di teppisti avrebbe agito anche in altre occasioni con lo stesso schema: musica ad alto volume, offese al malcapitato di turno, aggressioni fisiche. Indagini al punto di partenza, si ipotizzano le accuse di violenza privata in entrambi i casi, in attesa di individuare le parti offese. Un compito tutt’altro che semplice, dal momento che i due video diffusi in rete due giorni fa non sono stati ancora contestualizzati in una data precisa».
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