Arriva la babygang «rosa»,
scoppia il panico in villa comunale

Arriva la babygang «rosa», scoppia il panico in villa comunale
di Dario Sautto
Martedì 4 Settembre 2018, 11:04
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Baby-gang in azione nella villa comunale di Castellammare: adesso sono anche al femminile. L'ultima frontiera raggiunta dalla microcriminalità stabiese è rappresentata da un gruppetto di ragazzine «terribili», che domenica sera hanno seminato scompiglio sul lungomare, con diverse incursioni, scorribande fatte di insulti, urla, spintoni e l'aggressione ad una ragazza di 18 anni, dunque poco più grande di loro. Secondo i racconti di alcuni passanti che hanno assistito alla scena, poco distante dalla Cassa Armonica, la giovane è stata circondata, poi presa alle spalle per i capelli e trascinata a terra. Cadendo, la 18enne ha perso i sensi, mentre le teppiste si sono date alla fuga. Sul posto è arrivata un'ambulanza del 118, che ha soccorso la giovane e l'ha portata in ospedale per accertamenti: per fortuna, non ci sono stati gravi conseguenze. È stata dimessa già in serata.

LA RICOSTRUZIONE
Le ragazzine hanno invaso il lungomare stabiese intorno alle 22, quando sono state diverse le segnalazioni. Molti, infatti, hanno raccomandato anche su Facebook di fare attenzione ad un gruppetto di giovanissime scalmanate, che si stavano divertendo a provocare i passanti con insulti e urla. Considerando che in quel momento era in corso la partita del Napoli, in villa non c'era il solito affollamento della domenica sera, ma comunque il luogo preferito per lo «struscio» nel cuore della movida stabiese era pieno di persone, tra cui anche decine di turisti stranieri. La 18enne, però, ai soccorritori ha parlato di un malore, confermato dalla perdita di conoscenza. Ma dietro quello che sembra un semplice svenimento si cela proprio l'aggressione della baby-gang, la cui presenza era stata segnalata anche alla polizia municipale che era di pattuglia in villa comunale. I primi ad intervenire sul posto sono stati proprio i vigili urbani stabiesi, che a loro volta hanno allertato i soccorsi. Di quelle ragazzine violente, però, non c'era più nessuna traccia, anche se i racconti dei presenti parlano di cinque-sei minorenni «in cerca di guai», che prendevano di mira coetanei e anziani.

I PRECEDENTI
Finora, a Castellammare erano state segnalate diverse aggressioni in villa, ma mai da parte di ragazzine. Due baby-gang avevano turbato, e non poco, le serate stabiesi nei mesi scorsi, con aggressioni e risse, in particolare nei weekend. Un'escalation che, andando a ritroso, riconduce purtroppo sempre a giovani vicini al clan D'Alessandro, terze generazioni di quei camorristi in cerca di esperienze violente per dimostrare la forza del branco su coetanei che, spesso, nemmeno li conoscono. Due settimane fa, da Facebook, era partita l'ennesima denuncia anonima. Di primo mattino, in via Acton, un ciclista era stato avvicinato da due persone in scooter che, nei pressi di piazza Orologio, lo avevano colpito violentemente alla nuca facendolo cadere. Per fortuna, a parte qualche graffio, il ciclista non aveva riportato conseguenze e, dunque, aveva scelto di non andare né in ospedale né di denunciare, scegliendo i social network per mettere in guardia altre persone. A giugno, invece, una baby-gang ritenuta vicino agli ambienti delinquenziali del Centro Antico di Castellammare aveva accerchiato due giovani «estranei» di 16 e 17 anni, entrambi di Vico Equense. Poi, caschi in pugno, avevano pestato i due ragazzini nei pressi della Banca Stabiese, prima di darsi alla fuga. Tutto era avvenuto di sera, davanti a decine di testimoni, che subito chiamarono soccorsi e polizia. Su quel branco, i poliziotti del commissariato stabiese stanno chiudendo il cerchio. A maggio, invece, era toccato ad un venditore di rose incassare i colpi di un gruppetto di ragazzini violenti. Accerchiato sempre in villa comunale, era stato pestato e lasciato a terra, sanguinante, insieme alle rose. Sul posto arrivarono anche in quel caso soccorritori e poliziotti, ma la vittima preferì dileguarsi anziché farsi medicare e denunciare. A gennaio scorso, invece, il primo episodio del 2018, denunciato sempre sui social network. In quel caso, di sera, era stato preso di mira un corridore, uno dei tanti che affollano la villa comunale stabiese a tutte le ore del giorno per fare jogging. L'uomo aveva raccontato su Facebook di essere stato preso di mira da un gruppetto di ragazzini, sicuramente minorenni, che l'avevano accerchiato e minacciato senza motivo, mostrandogli anche un coltellino.

LO SCENARIO
Dietro gran parte di questi raid, si celano i figli di alcuni camorristi legati al clan D'Alessandro che «scendono» dai quartieri Scanzano e Caporivo per imporre la legge del terrore, soprattutto tra i coetanei, spesso compagni di scuola o conoscenti, altre volte sconosciuti. Lo scorso maggio, un gruppetto proveniente da quegli ambienti è arrivato anche a violentare una 12enne di Gragnano.
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