Bambina morta in piscina a Ercolano: «Lina giocava alla morte nell'acqua con le amichette»

Bambina morta in piscina a Ercolano: «Lina giocava alla morte nell'acqua con le amichette»
di Francesca Mari
Lunedì 27 Luglio 2020, 09:00 - Ultimo agg. 09:03
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«Giocavano alla morte nell'acqua ma Lina non si riprendeva più. I bambini hanno chiamato il bagnino. Non c'è stato nulla da fare. Siamo distrutti». A parlare, disperata, è una zia di Pasqualina D'Anna, la bambina morta ieri alle 19 per annegamento nella piscina «Quattro venti» a Ercolano. Sono le 22.30 di domenica sera e fuori dal complesso turistico ci sono i carabinieri che sbarrano l'ingresso e tutti i parenti, tra zie e cugini, che hanno assistito al dramma che non avrebbero mai voluto vivere. La mamma della bimba, Antonia Papale, che con lei stava trascorrendo questa giornata estiva di relax e divertimento che la poiccola aveva tanto aspettato, è dentro, accanto al corpicino che sta per essere trasferito all'obitorio del Policlinico di Napoli. È una famiglia nota ad Ercolano perché il nonno della piccola, Antonio Papale, era un boss del clan Ascione-Papale e fu ucciso nel febbraio 2007 nel corso di una faida con il clan rivale, quello dei Birra. Il papà, Alessandro D'Anna, è uscito dal carcere tre giorni fa ed è ai domiciliari, con precedenti per droga. I genitori, a quanto trapela, sono separati; la bimba viveva con la madre e il nuovo compagno e i fratelli piu piccoli, nel centro storico di Ercolano.

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Il pm è appena andato via e ha disposto l'autopsia per indagare sulle cause della morte. La piscina è stata sequestrata per consentire le indagini che vengono svolte dai carabinieri della tenenza di Ercolano, del nucleo operativo di Torre del Greco agli ordini del capitano Andrea Leacche e del nucleo investigativo di Torre Annunziata per i rilievi sulla sicurezza della struttura. Ma bisogna tornare alle 17.30 di ieri pomeriggio per cercare di capire cosa sia successo a quella bambina esile, dalla carnagione chiara e gli occhi profondi la cui morte, nella serata di ieri, ha sconvolto Ercolano. In base alla ricostruzione degli inquirenti la bimba sarebbe annegata nella piscina grande del complesso, quella utilizzata dagli adulti, e non nella piscina per bambini. Dai primi rilievi si intuisce che potrebbe essersi trattato di un malore fatale o degli effetti di una congestione. I carabinieri stanno indagando anche attraverso i video delle telecamere di sorveglianza del complesso turistico. Un'ampia area all'ombra del Vesuvio in cui oltre a tre piscine c'è l'accesso al mare e l'annesso albergo, tradizionale punto di riferimento per le famiglie residenti nell'area vesuviana.
 

È notizia di pochi minuti fa quella della scomparsa della piccola Lina, una ragazzina di 11 anni che in serata ha avuto...

Pubblicato da Ciro Buonajuto su Domenica 26 luglio 2020


Secondo le testimonianze dei parenti che ieri sera attendevano disperati e in lacrime l'uscita della salma, erano le 17.30 quando la bimba era in acqua con una cuginetta e un cugino adulto, con cui giocava a fare i finti morti, in pratica a mantenersi a galla sdraiati sul dorso. All'improvviso la cuginetta si sarebbe accorta che la piccola non respirava ed e stato chiamato il bagnino che ha prestato i primi soccorsi. Poi sono accorsi l'ambulanza e i carabinieri, ma all'arrivo del 118 gli operatori hanno dovuto constatare il decesso. «Era vispa - dice la zia - andava a una scuola privata e amava giocare a calcio perché era cresciuta con i maschietti». Secondo chi la conosceva era molto legata al padre, che ieri sera non c'era. «È notizia di pochi minuti - ha detto il sindaco Ciro Buonajuto - quella della scomparsa della piccola Lina, una ragazzina di 11 anni che ha avuto un malore mentre si trovava in piscina con i suoi familiari. Sono notizie che gelano il sangue, si può solo immaginare il dolore dei parenti, degli amici e di tutti coloro che conoscevano la piccola. Non ci sono parole per lenire dolori del genere. A nome della Città di Ercolano, un abbraccio forte a genitori, familiari e amici della piccola Lina. Da questa sera in cielo c'è un Angioletto in più». 

(ha collaborato Carla Cataldo

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