«Se fossi stato un imprenditore del Nord, di Perugia, Bologna o Milano - sospira Attilio De Gais - probabilmente a quest'ora starei servendo un cliente al tavolo. Qui invece le cose sono andate molto diversamente». Sono le 20.30 di venerdì 15 gennaio, e De Gais ha appena chiuso una delle decine di telefonate fiume di trattativa e consultazione della giornata. Tutte con un unico argomento: «Che si fa? Si resta aperti al pubblico o no? Ci...
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