Napoli, aggrediti e accoltellati ai baretti di Chiaia: due 21enni in carcere per tentato omicidio

Napoli, aggrediti e accoltellati ai baretti di Chiaia: due 21enni in carcere per tentato omicidio
Mercoledì 18 Aprile 2018, 08:38 - Ultimo agg. 19 Aprile, 08:29
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A seguito di approfondite indagini, dirette e coordinate dalla VII Sezione della Procura della Repubblica di Napoli, personale appartenente al commissariato di polizia San Ferdinando, ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere a carico di due giovani raggiunti da gravi indizi in ordine al reato di tentato omicidio (S. V. e D. E.) in danno di due ragazzi, mentre un terzo soggetto (P.F.) è stato destinatario della misura cautelare dell’obbligo di presentazione quotidiano alla p.g. per il reato di favoreggiamento personale.
 
Le attività di indagine hanno consentito, attraverso l’acquisizione di immagini tratte da telecamere di sicurezza ed appartenenti a locali commerciali posti nelle vicinanze della zona in cui è avvenuta l’aggressione, di ricondurre agli odierni indagati la violenta aggressione consumata nel quartiere di Chiaia nella notte del 7 gennaio scorso, aggressione in cui le giovani vittime sono state attinte da numerosi colpi di coltello, con serio pericolo di vita per una di esse.
 
Pregevoli riscontri all’attività investigativa sono stati acquisiti tramite indagini tecniche e scientifiche  (queste ultime curate dal Gabinetto Interregionale di Polizia Scientifica) su materiale biologico repertato in occasione delle perquisizioni eseguite presso le abitazioni degli indagati, con  successiva estrapolazione di profilo genetico che ha consentito di corroborare ulteriormente il grave quadro indiziario a carico dei due principali indagati per la accertata presenza di sangue di una delle vittime su un giubbotto sequestrato a casa di uno degli indagati.
 
Il grave fatto delittuoso è certamente riconducibile al fenomeno della violenza giovanile di gruppo che trova il suo dissennato sfogo soprattutto durante i giorni che coincidono con il fine settimana; le vittime dell’aggressione, infatti, sono entrambe infraventunenni, così come gli aggressori che hanno di poco superato i 21 anni di età.

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