Barra, antenna nel terreno vincolato:
il Comune revoca le autorizzazioni

Momento della costruzione del traliccio
Momento della costruzione del traliccio
di Alessandro Bottone
Venerdì 5 Giugno 2020, 12:58
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Il Comune di Napoli ha revocato le autorizzazioni per l'installazione di antenne in un terreno privato in viale della Villa Romana a Barra, quartiere nella periferia orientale di Napoli.

Gli attivisti e i consiglieri comunali del Movimento 5 Stelle, Marta Matano e Matteo Brambilla, con diverse note nei mesi scorsi avevano chiesto al Comune le opportune delucidazioni in merito all'utilizzo dell'area alle spalle di una delle centoventidue ville vesuviane del “Miglio d'oro”. A seguito di queste il Comune di Napoli ha avviato un procedimento per capire se l'area di Barra in cui è stato installato il traliccio di telecomunicazioni risulta sottoposta a vincolo come bene culturale. Indispensabile, dunque, il parere della Soprintendenza archeologica, belle arti e paesaggio per il Comune di Napoli che, nella nota del 29 maggio 2020, «conferma che le aree [...] rivestono interesse storico artistico poiché facenti parte dell'originario parco della Villa Pignatelli Monteleone, i cui confini sono rilevabili nella pianta Carafa del 1775».

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Sono quattro le compagnie telefoniche ai quali sono stati revocati i titoli autorizzativi acquisiti in precedenza «per decorrenza dei termini». Per una di queste, che non aveva ancora eseguito i lavori, è arrivata la sola revoca delle autorizzazioni. Per le altre tre, invece, il servizio 'Controlli ambientali e attuazione PAES' del Comune di Napoli ha prescritto anche la dismissione del traliccio «entro 90 giorni [...] ed il ripristino dello stato dei luoghi». Lo scorso febbraio una di queste tre aziende era stata diffidata dall'amministrazione comunale alla ripresa dei lavori in quanto ancora non era concluso il procedimento volto alla verifica della situazione vincolistica che, dunque, si è concluso in queste ore dopo la risposta della Soprintendenza competente.

«Barra, Ponticelli e San Giovanni a Teduccio hanno un passato ricco di storia e cultura ma le istituzioni locali non hanno mai lottato per difenderlo, tutelarlo e tramandarlo alle future generazioni. Eppure qui sono tanti i cittadini che sentono l’esigenza di riscoprire quel passato. Questo inestimabile patrimonio potrebbe essere messo al centro di un processo di rinascita di tutta la nostra municipalità» scrivono i Cinquestelle. «Siamo riusciti a fare un argine contro chi, ancora una volta, era pronto a passare sulla nostra storia per ignoranza o manifesta incapacità» si legge ancora nella nota a commento della decisione del Comune di revocare le autorizzazioni.

C'è un precedente. A gennaio 2020 il Comune aveva revocato le autorizzazioni per l'installazione di antenne telefoniche sul campanile della chiesa di San Francesco e Santa Chiara in via Decio Mure Console Romano a Ponticelli essendo la struttura vincolata quale «bene culturale». Negli ultimi mesi sono nate numerose polemiche e proteste in merito all'installazione di antenne, in particolare con la tecnologia 5G, in varie zone della periferia orientale. Da precisare che la revoca delle autorizzazioni decisa dal Comune non entra nel merito del tipo di tecnologia ma è stata volta alla tutela del patrimonio vincolato secondo specifiche normative.

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