Napoli, la piazza rovinata dall'inciviltà:
ingombranti a terra da giorni

Napoli, la piazza rovinata dall'inciviltà: ingombranti a terra da giorni
di Alessandro Bottone
Sabato 5 Settembre 2020, 11:58
2 Minuti di Lettura

Il decoro urbano è un miraggio in alcune zone di Napoli. Lo è soprattutto in periferia dove alla mancanza di interventi di manutenzione e pulizia si unisce l'inciviltà di residenti e passanti. Come a Barra, nella zona est della città, dove due piazze nel centro storico sono sempre in pessime condizioni.
 

 

In piazza Vincenzo De Franchis si crea quotidianamente una micro-discarica di rifiuti e ingombranti ai piedi dello storico palazzo che ospita gli uffici municipali. Mobili, materassi, specchi, materiali in plastica sono stati depositati da diversi giorni accanto ai contenitori della spazzatura già pieni in mattinata. Così lo spazio pubblico, riqualificato appena pochi mesi fa, perde decoro e igiene. Un colpo per i commercianti e per gli stessi residenti costretti a subire uno spettacolo indecente. La piazza stessa necessita di manutenzione costante. Il verde non è curato: ci sono erbacce ai piedi degli alberelli e alcuni di questi risultano in cattive condizioni.

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Non va meglio in piazza Parrocchia, sempre nel centro storico di Barra. Accanto ai cassonetti dei rifiuti sono depositati quotidianamente materiali di ogni genere che occupano la stessa carreggiata impedendo un passaggio in sicurezza di veicoli e pedoni. In molti casi si tratta di rifiuti che potrebbero essere recuperati se correttamente conferiti, come cartoni, oggetti in metallo e in plastica.

A soffrire per l'inciviltà è l'intero quartiere di Napoli Est con strade sempre sporche: cartacce, mozziconi di sigaretta, deiezioni canine sono praticamente ovunque. La necessità di sensibilizzare i cittadini e di avviare una massiccia campagna di comunicazione per il corretto conferimento dei rifiuti è emersa anche nella discussione degli amministratori locali di fronte al peggioramento delle condizioni di vivibilità dei diversi quartieri napoletani.

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