Napoli Est, cittadini contro degrado e abbandono: marcia tra le strade di Barra

Centinaia di persone per chiedere ascolto dalle istituzioni e affrontare i problemi del popoloso quartiere

La marcia a Barra
La marcia a Barra
di Alessandro Bottone
Venerdì 31 Marzo 2023, 14:31
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Cittadini in marcia contro abbandono e degrado. Oltre quattrocento persone hanno preso parte alla manifestazione che ieri sera ha attraversato diverse strade di Barra, quartiere nella zona orientale di Napoli. Una iniziativa volta a chiedere attenzione sui problemi che riguardano il popoloso quartiere di Napoli Est e per sollecitare risposte da parte delle istituzioni affinché si creino opportunità e servizi per i residenti.

L'iniziativa, nata dal basso, ha avuto, in realtà, un obiettivo ben preciso: «Quello di mettere in evidenza la parte bella e buona del nostro quartiere, quella che opera per la collettività e si impegna affinché si possa costruire qualcosa di importante per le nuove generazioni», spiega Vincenzo De Micco, presidente dell'associazione Passione Infinita, che aggiunge: «I problemi sono tanti e colpevolizzare le istituzioni è una cosa che ormai ha stancato. Dobbiamo lavorare insieme, cercando di far ripartire un territorio che è ricco di storia, cultura e dove ci sono persone che hanno dato e continuano a dare lustro a questa terra», spiega De Micco che insiste sulla necessità di creare un comitato di cittadini che possa interfacciarsi con le istituzioni.

«La marcia è stata prima di tutto un modo, semplice, per dire che a Barra c'è brava gente, che è dispiaciuta quando viene etichettata con appellativi negativi. Sul territorio, da anni, operano associazioni e comunità parrocchiali, promuovendo, con non poche difficoltà, laboratori ricreativi, musicali, teatrali ed eventi culturali e sportivi, convinti che violenza e illegalità prima ancora di essere combattute vanno prevenute», afferma don Franco Di Gaeta, parroco della chiesa "Ave Gratia Plena" di corso Sirena, che aggiunge: «Dispiace e avvilisce anche il senso di abbandono da parte di chi è deputato a mettere in opera progetti e iniziative che assicurino ai barresi un clima di civile e serena convivenza».

Servono azioni concrete per presidiare il territorio e tutelarlo. «A Barra, in maniera ordinaria, non ci sono vigili urbani e forze dell'ordine. Gli spazi pubblici, come piazze e parchi, sono invivibili e non usufruibili. I mezzi pubblici sono impediti dalla sosta selvaggia delle auto, parcheggiate anche sui marciapiedi. Le attività commerciali, un tempo fiorenti, sono in agonia. Le strade dissestate», spiega don Di Gaeta che, comprendendo le difficoltà di amministra la periferia, auspica si operi «perchè a Barra non si vive bene, per cui alcuni scappano e altri si rassegnano, e altri ancora sognano e sperano in un riscatto sociale».

Dalla viabilità alla maggiore frequenza degli autobus, un maggior presidio di forze dell'ordine al degrado di spazi pubblici.

Sono tra le questioni da affrontare per riportare decoro e sicurezza tra le strade di Barra, quartiere che conta oltre quarantamila abitanti. Non meno importanti le esigenze dei giovani del territorio: «Per combattere la povertà educativa che attanaglia queste zone bisogna investire in risorse funzionali al vuoto emotivo e sociale di questi ragazzi che rivendicano per loro il diritto ad una vita normale», dice Mariarosaria De Matteo, docente dell'istituto comprensivo Russo-Solimena di Barra, che evidenzia: «In questo quartiere non ci sono punti di aggregazione sociale, non ci sono piazze vivibili. Se si conosce solo il brutto e il male non si può scegliere il bello e il bene», spiega l’insegnante.

La partecipata iniziativa di ieri - partita da piazza De Franchis e proseguita su corso Buozzi e Sirena - è un segnale positivo per tanti. Salvatore Mignano, residente attivo per animare il quartiere con eventi di valorizzazione e riqualificazione, spiega che la marcia «è la risposta che serve a riportare speranza, sulla rinascita di questo nobile territorio: invito ai miei concittadini a crederci, a sentirsi sempre parte di questa comunità, sentirsi orgogliosi di essere barresi», afferma l'attivista che invita le istituzioni ad ascoltare le necessità e di creare possibilità ai più giovani di vivere serenamente il territorio.

A Barra occorrono investimenti importanti. É la visione di Giuseppe Testa, residente, che propone: «Dare potere e mezzi a qualsiasi tipo di associazione che investe tempo e salute per il proprio quartiere così da organizzare eventi frequenti, mensili» e quella di restituire al territorio spazi abbandonati come l'ex centro polifunzionale di piazza Bisignano. «Fondamentale dovrebbe essere la presenza costante e numerosa di forze dell'ordine, soprattutto di notte», spiega il cittadino che aggiunge: «Non può esistere questo abbandono istituzionale che porta un quartiere al coprifuoco dalle 20 in poi, quando in strada sono lasciati minorenni in balia del nulla».

Alla manifestazione nel cuore di Barra hanno preso parte diversi consiglieri e assessori della VI Municipalità del Comune di Napoli, ente che amministra i tre quartieri dell'area orientale tra cui Barra. C'era anche il presidente Sandro Fucito che afferma: «Ogni qualvolta c'è una richiesta di miglioramento è giusto che le Istituzioni tutte, compresa la Municipalità, si sentano chiamate in causa. Tanti territori della città vivono una fase di passaggio e difficoltà», spiega Fucito che annuncia: «Abbiamo previsto un consiglio di Municipalità da tenersi nella recuperata sede di Barra il giorno 6 aprile per una pubblica condivisione dei programmi per il territorio e delle imminenti azioni, quali l'avvio della raccolta differenziata, la prossima apertura del parco di Villa Letizia, l'iniziativa del Comune sul cinema Maestoso e tanto altro. Barra ha idee, energie che chiamiamo a raccolta e risultati in arrivo dopo lunghi anni di arretramento. Sconfiggere il degrado è possibile», conclude il presidente dell’ente di Napoli Est.

Molti giovani e bambini hanno preso parte all'evento che ha animato il centro storico. Il prossimo passo, spiegano volontari e attivisti, è creare una piattaforma che possa mettere insieme cittadini e rappresentanti delle istituzioni per dialogare e confrontarsi. Si parte, dunque, dalle bellezze e ricchezze del quartiere, dall'impegno di associazioni, scuole, parrocchie e altre realtà, dall'enorme patrimonio culturale della Festa dei Gigli, delle personalità che hanno fatto il passato di Barra e dalle diverse testimonianze che restano sul territorio, come le Villa Vesuviane. Si cercherà di partire dalla speranza dei più giovani che ieri, su un cartellone portato in marcia, hanno scritto: “Se le formiche si mettono d'accordo possono spostare un elefante”.

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