Belvedere di Anacapri negato
a disabile, il Quirinale risponde

Belvedere di Anacapri negato a disabile, il Quirinale risponde
Lunedì 19 Febbraio 2018, 17:47 - Ultimo agg. 19:08
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Dal Quirinale arriva una risposta all'appello di Christian Durso, il 26enne disabile di Anacapri che si era rivolto al presidente Mattarella per ottenere l'abolizione della barriera architettonica di quattro scalini che gli impedisce l'accesso in carrozzina al belvedere della Migliera. In seguito alla lettera di Durso, la prefettura di Napoli ha scritto al Comune chiedendo di «esperire ogni consentita iniziativa di sostegno» a favore delle istanze del giovane.

La risposta della prefettura è stata protocollata in municipio il 12 dicembre scorso, ma a distanza di due mesi non si muove ancora nulla. La posizione del sindaco di Anacapri, Franco Cerrotta, è nota: gli scalini «non potranno essere rimossi se non dopo che la sovrintendenza ai beni ambientali avrà approvato un percorso sicuro e alternativo a quello esistente». Secondo Christian basterebbe una passerella di legno, ipotesi che però finora non è stata presa in considerazione. Così il 26enne, affetto da una patologia degenerativa muscolare, si vede «negato il diritto alla bellezza e all'uguaglianza con gli altri cittadini». La vicenda è finita sotto i riflettori dei media locali e nazionali, ma finora senza esito. «E a dieci metri dal belvedere - come scrisse il giovane a Mattarella - devo tornare indietro, sentendomi ogni volta sconfitto e deluso».

Nella missiva della prefettura al Comune si fa riferimento anche al problema del posto auto riservato.
Durso non ne ha fatto cenno nell'sos a Mattarella, ma da tempo ha avanzato richiesta di uno stallo per disabili in prossimità della sua abitazione. Richiesta che è discrezione del Comune accogliere o meno, e che nel caso di Durso è stata respinta dal momento che in zona esistono vari posti auto disponibili a tutti. Già, disponibili a tutti e quindi il giovane - che guida autononamente l'auto - non ha nessuna garanzia di riuscire a parcheggiare la propria vettura. 
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