La risposta della prefettura è stata protocollata in municipio il 12 dicembre scorso, ma a distanza di due mesi non si muove ancora nulla. La posizione del sindaco di Anacapri, Franco Cerrotta, è nota: gli scalini «non potranno essere rimossi se non dopo che la sovrintendenza ai beni ambientali avrà approvato un percorso sicuro e alternativo a quello esistente». Secondo Christian basterebbe una passerella di legno, ipotesi che però finora non è stata presa in considerazione. Così il 26enne, affetto da una patologia degenerativa muscolare, si vede «negato il diritto alla bellezza e all'uguaglianza con gli altri cittadini». La vicenda è finita sotto i riflettori dei media locali e nazionali, ma finora senza esito. «E a dieci metri dal belvedere - come scrisse il giovane a Mattarella - devo tornare indietro, sentendomi ogni volta sconfitto e deluso».
Nella missiva della prefettura al Comune si fa riferimento anche al problema del posto auto riservato.
Durso non ne ha fatto cenno nell'sos a Mattarella, ma da tempo ha avanzato richiesta di uno stallo per disabili in prossimità della sua abitazione. Richiesta che è discrezione del Comune accogliere o meno, e che nel caso di Durso è stata respinta dal momento che in zona esistono vari posti auto disponibili a tutti. Già, disponibili a tutti e quindi il giovane - che guida autononamente l'auto - non ha nessuna garanzia di riuscire a parcheggiare la propria vettura.