A favore del giovane anacaprese, affetto da una patologia degenerativa muscolare, si è schierata anche l'associazione Luca Coscioni. Il Comune di Anacapri ha deciso di resistere in giudizio, ritenendo che l'attuale situazione non provochi danni a Christian. Il quale invece ricorda: «Quei quattro gradini, impossibili da scendere per me e per qualsiasi altri disabile, negano il diritto a fruire della bellezza, calpestando il principio di uguaglianza tra i cittadini». Il giovane ha scritto due volte al presidente Mattarella: la prima risposta fu la sollecitazione della prefettura di Napoli al Comune affinché si attuasse «ogni concreta iniziativa di sostegno» a Durso.
La seconda volta dal Colle giunse una lettera a Christian rassicurandolo circa «l'attenzione che la Presidenza della Repubblica» rivolge al suo caso, invitandolo a «non scoraggiarsi» e auspicando che il problema «possa trovare positiva soluzione».
Il Comune di Anacapri, però, malgrado una sollecitazione ricevuta un anno fa anche dalla soprintendenza alle Belle arti e al Paesaggio affinché si redigesse un progetto per la rimozione degli scalini, finora non ha risposto. Il 13 maggio se ne riparlerà in tribunale.