Bimbi con febbre e dissenteria:
a Napoli sospesa la mensa

Bimbi con febbre e dissenteria: a Napoli sospesa la mensa
di Mariagiovanna Capone
Venerdì 19 Maggio 2017, 09:36 - Ultimo agg. 17:33
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L'anno scolastico sta per terminare ma sembra non trovare pace la questione della refezione scolastica con una nuova tegola per l'assessore Annamaria Palmieri. Dopo gli svariati casi di ritrovamenti di insetti nei pasti, spine di pesce e pasti normali erogati per tre giorni consecutivi a un bambino con una grave forma di celiachia, la cui ingestione avrebbe potuto portalo in ospedale, avvenuti da gennaio in poi, torna alla ribalta il problema delle mense che dalla Municipalità 5 si sposta ora in periferia. L'allarme rosso stavolta è scattato nelle Municipalità 4 e 8 entrambe servite da un'impresa con sede legale a Cercola e sede operativa a Caivano.

Alcune mamme da giorni avevano i propri piccoli affetti da episodi di dissenteria e linee di febbre, il che ha fatto pensare a un'ingestione di cibo contaminato. È bastato il tam-tam tra di loro per capire che il problema potesse essere legato ai pasti consumati da tutti i bimbi nella scuola. I bimbi infatti frequentano tutti la Fratelli Cervi al Lotto U di Scampia. Un'anomalia che mette in allarme la dirigente scolastica Daniela Cotarella che non appena è stata informata dalle mamme ha informato Asl e il presidente della Municipalità Apostolos Paipais. «Mi sono attivato immediatamente - spiega - Sono stato informato nel pomeriggio di martedì e dopo i primi dati preliminari, ieri abbiamo ritenuto di dover sospendere il servizio di refezione scolastica in via precauzionale». La stessa azienda opera anche sulla Municipalità 4 così non appena è stato informato anche il presidente Giampiero Perrella ha provveduto a emettere la stessa sospensione. «Da un primo esame dell'Asl spiega Perrella ci è stato riferito che sono state trovate contaminazioni batteriche. Ieri ne sono stati eseguiti degli altri molto più approfonditi, che pare stiano dando invece risultati più confortanti».

«Gli episodi sono avvenuti soltanto al plesso Fratelli Cervi - continua Paipais - e in nessuna delle altre scuole per l'infanzia e asili nido della Municipalità dove la ditta eroga il servizio. Questa statistica ci conforta ma per tutelare i bambini abbiamo deciso di sospendere il servizio fino a quando l'Asl non offrirà informazioni più chiare». Sul campo sono impegnate sia la Asl 1 che la Asl 2 poiché l'impresa ha sede a Caivano e per domani mattina è prevista una riunione con i dirigenti, assessore Palmieri e presidenti delle Municipalità coinvolte per «capire come muoverci e gestire questa emergenza. Occorrono criteri trasparenti e condivisi».

Solo ora però emerge che la stessa azienda aveva ricevuto «lamentele da parte delle mamme, sulla qualità dei cibi distribuiti ammette Paipais La commissione mensa municipale però non ha mai evidenziato anomalie». Anche il presidente Perrella ne ha ricevute molte.

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