Bimbo autistico escluso dalla recita di Natale, le maestre di Andrea: «Ti vogliamo a scuola»

Bimbo autistico escluso dalla recita di Natale, le maestre di Andrea: «Ti vogliamo a scuola»
di Daniela De Crescenzo
Venerdì 20 Dicembre 2019, 07:30 - Ultimo agg. 14:53
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«La recita si deve ancora fare, se Andrea vuole noi siamo pronte ad accoglierlo»: è l'appello della maestra e della direttrice della scuola del bambino autistico che secondo la mamma sarebbe stato escluso dalla manifestazione. Ma, tramite il loro legale, Vincenzo Franzese, l'insegnante e la dirigente spiegano: «Nessuno ha mai escluso il bambino dalle attività, come dimostra la corrispondenza tra noi e la madre. Anzi, la signora si è più volte complimentata per come il bimbo è stato incluso nelle precedenti manifestazioni, l'ultima nell'autunno scorso sulla vendemmia». Non solo, l'avvocato sottolinea che all'istituto non è mai arrivata una diagnosi funzionale e che, pertanto, è stato molto difficile anche predisporre un piano didattico personalizzato, cioè a misura delle esigenze del bambino. Ciò nonostante spiega che tutti si sono impegnati al massimo.

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Tuttavia, l'appello della scuola a partecipare alla rappresentazione teatrale di oggi sembra destinato a cadere nel vuoto: la polemica, anzi, diventa sempre più violenta. L'avvocato della famiglia del piccolo, Sergio Pisani, è tornato sulla vicenda sostenendo in un comunicato: «Finora seguivo la vicenda dai giornali, pur avendo avuto mandato dalla madre del piccolo e conoscendo l'esatta scansione dei fatti mi sembra che il legale dell'Istituto abbia spostato l'attenzione su tutt'altre questioni che da quanto mi riferisce la mia assistita sembrano anche infondate. Secondo me, l'Istituto con l'intervento del suo legale con la stampa ha perso l'occasione per chiedere scusa alla famiglia».

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Già nei giorni scorsi la mamma aveva annunciato l'intenzione di iscrivere altrove il figlio e ieri è tornata sull'argomento ricordando: «La maestra non mi ha convocata più volte, come ha sostenuto il suo legale, ma solo una volta mi ha invitato a discutere della recita. Ma io a inizio anno avevo già detto che mio figlio doveva partecipare a tutto». La mamma, poi, racconta di aver saputo dell'esclusione tramite un messaggio telefonico diffuso tra le mamme in cui si riportava l'elenco dei bimbi partecipanti, da cui era stato depennato il nome del figlio. La donna racconta che spesso al bambino non veniva cambiato il pannolino (nonostante il pagamento di una quota extra) e che in un'occasione sarebbe tornato con le scarpe zuppe di pipì.

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Accuse respinte dall'istituto che tramite l'avvocato Franzese spiega: «Non abbiamo scuse da chiedere perché nulla è stato fatto per danneggiare il bambino». E non solo, il legale sottolinea: «Al collega Pisani voglio precisare che niente di quanto affermato dalla sua assistita risponde al vero, come emerge dalle comunicazioni tra la scuola e la famiglia». Non è mai stata pagata una quota extra per Andrea, sostiene la difesa dell'istituto: la scuola percepisce, oltre alla retta, venti euro dalle famiglie di tutti i bimbi che usano ancora il pannolino. E il legale precisa: «Il bimbo è sempre stato adeguatamente e affettuosamente curato». Sarebbe vero che in un'occasione il piccolo è tornato con le scarpe zuppe di pipì. Ma sarebbe stato solo perché nello zaino mancava il ricambio, come avrebbe spiegato la stessa mamma alle maestre.

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L'intera vicenda è stata ricostruita dal legale anche attraverso i messaggi scambiati tramite le comunicazioni tra la scuola e le famiglie.

E la maestra, elencando alle madri gli abiti da portare alla recita, ha specificato: «Non vi impressionate se non c'è il nome di Andrea, devo prima parlare con la mamma». «È una prova evidente sostiene Franzese replicando a Pisani - che il bambino non è mai stato escluso dall'evento e che, anzi, l'istituto ha cercato in ogni modo di organizzare al meglio la sua partecipazione. Lo ripeto, speriamo fino all'ultimo momento che la mamma lo accompagni per farlo salire sul palcoscenico». Nei giorni scorsi nella scuola paritaria di Afragola c'è stata un'ispettrice inviata dal ministero e bisognerà vedere se dalla raccolta dei dati emergeranno delle irregolarità.

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