Solo in casa a tre anni cade dal secondo piano per “guardare” il fratello: choc nel Napoletano

Solo in casa a tre anni cade dal secondo piano per “guardare” il fratello: choc nel Napoletano
di Gennaro Del Giudice
Venerdì 4 Febbraio 2022, 08:12 - Ultimo agg. 16:21
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Era corso vicino alla finestra per non perdere di vista il fratellino maggiore che era sceso in cortile per recuperare uno zainetto che poco prima era stato lanciato giù. Non riuscendo a vederlo bene, ha preso una bacinella che la madre aveva utilizzato per lavare i pavimenti, l’ha capovolta e utilizzandola come scalino vi è salito sopra. Il resto lo ha fatto la sfortuna. Ad appena tre anni, preso dalla curiosità e incurante del pericolo, il bimbo si è sporto lungo il piccolo davanzale della finestra, ha perso l’equilibrio ed è caduto giù facendo un volo di circa cinque metri. Una scena straziante che si è materializzata davanti agli occhi terrorizzati della madre e dei vicini che, sotto shock, hanno iniziato una corsa contro il tempo in auto verso il pronto soccorso dell’ospedale “Santa Maria delle Grazie” di Pozzuoli dove il piccolo è giunto con fratture alla testa e ferite ai polmoni. Ma fortunatamente vivo. Dopo le prime cure ricevute dai sanitari è stato trasferito al “Santobono” di Napoli dove resta ricoverato nella sala di rianimazione per «trauma cranico maggiore con frattura lato destro e frontale destro e contusioni ai polmoni». Il piccolo è vigile e le sue condizioni sono ritenute serie ma stabili dai medici: non è in pericolo di vita. 

Una caduta che sembra essere stata a tutti gli effetti di natura accidentale, avvenuta in una palazzina di via Casalanno, zona alla periferia del comune di Quarto al confine con Marano, sulla quale da 48 ore indagano i carabinieri della Compagnia di Pozzuoli per comprendere l’esatta dinamica e chiarire eventuali responsabilità. I militari hanno interrogato la madre del bambino, una trentunenne originaria del Burkina Faso, e alcune persone che abitano nelle vicinanze. Dai rilievi effettuati nell’appartamento al secondo piano dello stabile e dalle testimonianze raccolte, non sono emersi segni di violenza né indizi che possono ricondurre la caduta a cause diverse dall’incidente. Il bambino, dopo essersi sporto dalla finestra del bagno al secondo dei due piani di una palazzina che sorge lungo la strada principale, è caduto nel vuoto e dopo un volo di circa cinque metri è finito su un massetto in cemento ricoperto da mattoncini. Un impatto violentissimo, che ha fatto temere il peggio. Nella ricostruzione dei fatti e nella ricerca di eventuali responsabilità non si esclude, invece, una leggerezza da parte della madre che martedì pomeriggio, poco dopo le 14, aveva lasciato in casa il piccolo con il fratello maggiore per recarsi a prendere il suo primogenito all’uscita di scuola. Nemmeno il tempo di andare via che uno zainetto sarebbe andato a finire nel cortile. D’istinto il tredicenne sarebbe corso per le scale precipitandosi nel cortile, lasciando il fratellino minore da solo in casa. Un’assenza di pochi minuti che è risultata fatale. A carico della giovane madre potrebbe ora configurarsi l’accusa di incauto affidamento.


La donna, disoccupata, vive nella casa di via Casalanno, insieme ai suoi quattro figli, mentre il marito da tempo si è trasferito nella città di Brescia per lavoro.

Una tranquilla famiglia di immigrati, conosciuta e apprezzata in zona. «Siamo sotto shock, spesso lo vediamo passeggiare insieme alla madre. Come tutti i bambini della sua età è molto vivace, ma niente poteva far pensare a una cosa del genere. Alcuno parenti ci hanno dato notizie confortanti, speriamo che si salvi senza problemi», ha raccontato Rosa, residente che vive a pochi metri dal luogo dell’incidente. Speranza che nutre anche il vice sindaco di Quarto Peppe Martusciello: «L’intera comunità è in ansia per le sorti di questo bambino, dopo le prime notizie che sembravano allarmanti gli ultimi aggiornamenti fanno ben sperare per un epilogo positivo. Nelle prossime ore, attraverso la polizia municipale e i nostri uffici, ci attiveremo per dare un sostegno alla famiglia qualora ne avesse bisogno».

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