Blitz a Pianura, via gli immigrati dal caseggiato pericolante

Blitz a Pianura, via gli immigrati dal caseggiato pericolante
di Nico Falco
Venerdì 26 Ottobre 2018, 22:57 - Ultimo agg. 27 Ottobre, 08:00
2 Minuti di Lettura
Una lunga crepa si apre nella parete sulla piazza, i balconi sono murati e gli infissi ridotti a un ammasso di ruggine, dai davanzali ciondolano pezzi di mura. Sotto l’arco della corte c’è un groviglio di tubature abusive, un grosso cavo della luce parte dalla strada e scompare verso l’interno, una scala sospesa nel vuoto sale verso il primo piano. Nelle case, mangiate dall’umidità e dalla miseria, si mischiano abiti alla rinfusa, materassi e cianfrusaglie. Uno spaccato di terzo mondo nel pieno centro di Pianura, in quella zona al centro di uno dei progetti di riqualificazione più importanti dell’area ovest e dove invece da decenni è tutto fermo. Ieri mattina gli occupanti dello stabile, una ventina di persone, sono stati sgomberati. Al posto del caseggiato verrà realizzato un parcheggio.  
In via Luigi Santamaria, alle spalle della chiesa di San Giorgio, all’alba sono arrivati il Reparto Mobile e gli agenti dei commissariati San Paolo e Pianura della Polizia di Stato, quelli dell’Unità Operativa Tutela Patrimonio della Polizia Locale e i Vigili del Fuoco, oltre ai tecnici di Enel e Abc. Lo stabile rientra nei 16 pericolosi individuati dal Comune, oggetto di ordinanza di sgombero firmata a luglio e notificata pochi giorni fa, dove si stima vivano un’ottantina di extracomunitari. Sono stati scollegati gli allacci abusivi e le abitazioni sono state sigillate. All’interno degli appartamenti, in condizioni di degrado assoluto, vivevano una quindicina di immigrati extracomunitari, provenienti per lo più dal centro Africa, che per tirare avanti lavorano come muratori e ambulanti; uno di loro, che è risultato destinatario di decreto di espulsione, è stato accompagnato in Questura. In un altro appartamento del piano terra, dove dall’ultimo censimento risultava abitare solo una donna, gli agenti hanno trovato una famiglia di quattro persone, tra cui una ragazza incinta. Alcuni degli sfollati hanno accettato delle sistemazioni tra centri di accoglienza e strutture comunali, la famiglia italiana invece avrebbe optato per una sistemazione alternativa autonomamente. 

«Questa zona è tra quelle comprese dal “contratto di quartiere” – dice il consigliere municipale Pasquale Strazzullo – era previsto l’abbattimento ex legge 219 e la ricostruzione del centro storico di Pianura. Ora pare che vogliano realizzare un parcheggio, ma si tratterebbe solo di fumo negli occhi rispetto al progetto originale per cui erano stati anche stanziati milioni di euro. La presenza di un extracomunitario già espulso accende di nuovo i riflettori sulla necessità di verificare chi abita in questi stabili fatiscenti». «L’ edificio sgomberato – dice il consigliere comunale Marco Nonno – rappresenta un pericolo per la collettività in quanto gravemente danneggiato e pericolante. I fondi necessari per l’abbattimento dovrebbero essere recuperati dai 500 milioni stanziati dal “Patto per Napoli”, che però il Comune ha destinato interamente a Secondigliano».
© RIPRODUZIONE RISERVATA