Napoli: ladri di cicas in azione, ripresi dalle telecamere di un bar

Napoli: ladri di cicas in azione, ripresi dalle telecamere di un bar
Lunedì 16 Settembre 2019, 10:28 - Ultimo agg. 16:41
2 Minuti di Lettura
Li hanno ripresi le telecamere del bar mentre, nella notte, dopo aver parcheggiato l'auto, si sono diretti verso la pianta in bella mostra all'ingresso del locale. Erano in due - canottiera, bermuda e tatuaggi - in pochi minuti hanno portato via una cicas di grandi dimensioni distruggendo il vaso di terracotta che la conteneva. È successo a Soccavo, in via Antonino Pio, nei pressi della sede dell'Inps.



 
Nel mirino il solito bar più volte oggetto di furti. E non solo di piante. Qualche mese fa - racconta la titolare - hanno sfondato la vetrina con un'auto per entrare nel locale e portare via tutto. Prima denuncia, seconda denuncia, poi più niente: «Tanto è inutile - aggiunge la donna - continuano ad agire indisturbati. L'ultima volta i carabinieri riuscirono anche a prenderli ma il giorno dopo erano di nuovo in circolazione pronti a delinquere in un'altra zona».

È notte fonda quando le telecamere installate a pochi metri dall'ingresso del bar inquadrano la scena. A volto scoperto i due ladri si dirigono verso l'entrata del locale, agguantano la cicas che però è bloccata al pavimento. Provano a portarla via ugualmente sperando di riuscire a staccarla da terra con la forza. Niente da fare. Ecco allora che scatta il piano B: liberare la pianta dal vaso. In che modo? Spaccandolo a suon di calci. Le immagini sono chiarissime, a ben guardare si distingue anche il volto di uno dei due malviventi che si accanisce su quella fioriera per cercare di farla a pezzi nel più breve tempo possibile. Finalmente ci riesce, a fatica ma ci riesce. Anche le radici vengono strappate ma non importa, basterà piantarla in un altro vaso per rivenderla come nuova. Una cicas grande così può costare anche settanta euro ma il prezzo varia in base alle condizioni della pianta.

Non è la prima cicas che viene rubata all'ingresso di quel bar in via Antonino Pio, ma la proprietaria si ostina a sostituirla perché non si rassegna all'idea di doverci rinunciare causa furto: «E però - racconta ancora la signora Tiziana - stavolta l'avevo incatenata ben bene per evitare che me la portassero via per l'ennesima volta. Pensavo di stare tranquilla, mai avrei immaginato quello che invece hanno fatto. Roba da non credere».
 
© RIPRODUZIONE RISERVATA