Ostia, blitz di Casapound al porto: «Via De Magistris e Kyenge»

Ostia, blitz di Casapound al porto: «Via De Magistris e Kyenge»
Martedì 19 Giugno 2018, 10:54 - Ultimo agg. 15:37
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«Blitz questa mattina al porto di Ostia di una ventina di militanti che hanno accesso fumogeni ed esposto uno striscione contro il sindaco di Napoli De Magistris e l'ex ministro Kyenge. Al centro dell'azione le dichiarazioni di ieri dove gli esponenti politici invitavano il sindaco Raggi ad aprire il porto allo sbarco di immigrati». Lo rende noto CasaPound. «Abbiamo voluto invitare provocatoriamente - dichiara il consigliere di Ostia, Luca Marsella - De Magistris e Kyenge a lasciare l'Italia. Siamo stanchi di buonisti come loro che dietro ad una finta accoglienza nascondono in realtà il noto business legato all'immigrazione. Il porto di Ostia è aperto ma per far imbarcare voi - conclude Marsella - in un viaggio di sola andata».

«Per noi che siamo città delle Quattro Giornate avere a Ostia una manifestazione di Casapound è come avere una medaglia d'oro al valor civile sul petto. La differenza tra noi e loro è che noi proviamo ad attuare i valori della Costituzione mentre loro ne fanno scempio quotidianamente».
Così il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, ha commentato il blitz di alcuni componenti di Casapound nel porto di Ostia dove hanno acceso fumogeni ed esposto uno striscione contro di lui e contro l'ex ministro Kyenge. Il blitz fa seguito agli appelli rivolti da de Magistris e dall'ex Ministro alla sindaca di Roma, Virginia Raggi, ad aprire il porto di Ostia per accogliere i migranti. «Se ci sono persone in mare che stanno morendo - ha aggiunto l'ex pm - chiunque, dal pescatore al militare, al personale della Guardia Costiera, ti dice che quelle persone vanno salvate. Se aprissimo tutti i porti d'Europa - ha sottolineato - non accadrebbe che solo qualcuno si debba fare carico di un'emergenza di questa portata. Questa tragedia migratoria - ha concluso - è colpa dei Governi che non hanno saputo cooperare in modo serio, efficace e intelligente con l'Africa e il Medio Oriente e penso che molte cose siano volute visto che alcuni si sono costruiti una carriera politica su queste tragedie».
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