Body shaming in strada, donna reagisce: scoppia la rissa nel Napoletano

Body shaming in strada, donna reagisce: scoppia la rissa nel Napoletano
di Ferdinando Bocchetti
Domenica 28 Agosto 2022, 10:00
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Insultata e derisa per qualche chilo di troppo. I fatti nel tardo pomeriggio di ieri, nella centralissima piazza Libera, luogo di ritrovo per centinaia di adolescenti della città. Vittima dei bulli una 35enne residente in zona. Presa di mira per diversi minuti, si è scagliata contro il gruppetto di ragazzi che sostava nel centro della piazzetta. Non ha retto alle offese e ha risposto per le rime. Dalle parole poi, in pochi secondi, si è passati ai fatti. «Sono volati schiaffi e pugni - raccontano alcuni testimoni - La vittima delle offese si è lanciata all'inseguimento dei ragazzi, quasi tutti di età compresa tra i 13 e i 16 anni. Erano in quattro o cinque, compresa la ragazza, e se le sono date di santa ragione per diversi secondi. Gli adulti che a quell'ora erano in piazza e lungo il corso Europa hanno cercato di fermare i litiganti, ma la rissa è stata sedata solo grazie all'intervento dei militari dell'Esercito».

I militari - in supporto alle forze dell'ordine del territorio - passavano da quelle parti a bordo di un veicolo.

Sono stati proprio loro ad allontanare bulli e incivili e a riportare l'ordine in uno dei luoghi simbolo della città, ma già teatro in passato di spiacevoli vicende: insulti omofobi, striscioni inneggianti il crimine organizzato e spaccio di sostanze stupefacenti. L'intervento dell'Esercito è stato salutato con visibile soddisfazione dai residenti della zona, che da anni chiedono un potenziamento dei controlli nella piazza e nei limitrofi vicoletti, dove giovani pusher e parcheggiatori abusivi agiscono pressoché indisturbati. 

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«Questo luogo è diventato l'emblema del degrado in cui versa Marano - tuonano gli abitanti dei parchi a ridosso di piazza Libera - Altro che movida e divertimento: qui ogni sera, soprattutto nel fine settimana, è un macello: schiamazzi, urla, spaccio di droga, risse e quant'altro. Non ci sono telecamere e le forze dell'ordine, che ogni tanto fanno capolino, sembrano essere impotenti». Sui social, invece, è andato in scena lo scontro tra chi ha stigmatizzato il comportamento degli adolescenti e chi, incurante delle offese e degli sberleffi ricevuti, ha criticato la reazione della donna. «I bulli dovevano essere identificati e le forze di polizia avrebbero dovuto mettere al corrente i loro genitori - scrive la maggior parte degli utenti del gruppo Miglioriamo Marano - Non se ne può più di questa violenza, non si può tollerare questa ignoranza». «La reazione è stata eccessiva, se si considera la differenza di età tra i contendenti» ribattono invece alcuni familiari e conoscenti dei ragazzi coinvolti. 

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