Bolletta della luce troppo cara, la lite tra coinquiline finisce male: 12enne colpita al torace con un calcio per difendere la mamma

Bolletta della luce troppo cara, la lite tra coinquiline finisce male: 12enne colpita al torace con un calcio per difendere la mamma
di Melina Chiapparino
Domenica 18 Settembre 2022, 09:05 - Ultimo agg. 19 Settembre, 07:25
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Urla e botte tra le pareti domestiche si sono concluse con il ricovero ospedaliero di una 12enne. È successo nella notte tra venerdì e sabato, in un appartamento nella zona collinare di Napoli dove il litigio tra due donne adulte, è stato interrotto dalla corsa in auto per accompagnare la minore al Santobono. Al fianco della piccola, assistita per un trauma contusivo al torace, c'era la madre, una 43enne medico di professione che, pochi attimi prima di trasportare la figlia in ospedale, stava litigando con la sua coinquilina. Le tensioni tra le due donne, secondo le prime ricostruzioni dei carabinieri della compagnia Vomero, sarebbero esplose per una bolletta della luce culminando rapidamente in una vera e propria aggressione fisica. Nel parapiglia tra le coinquiline, un calcio avrebbe colpito al torace la 12enne, accorsa in difesa della madre durante la colluttazione.

Le botte a suon di schiaffi, spintoni e calci tra le coinquiline sarebbero esplose per una bolletta della luce, giudicata troppo alta.

Nonostante gli aumenti previsti sulla fatturazione delle mensilità per i quali già in precedenza le donne avevano concordato di fare un po' di attenzione, le cifre troppo elevate, scritte nere su bianco nella bolletta, avrebbero riacceso le tensioni tra le due affittuarie. Inizialmente, durante lo scontro verbale, le donne si sarebbero accusate vicendevolmente, non risparmiando insulti e offese l'una per l'altra, fino all'esasperazione di entrambe, sfociata nello scontro fisico. Questa ricostruzione è al vaglio dei militari, così come il ferimento della minore. Durante la colluttazione, infatti, la figlia della dottoressa sarebbe intervenuta in difesa della madre e, molto probabilmente, in maniera accidentale, sarebbe stata colpita da un calcio all'altezza dell'addome. Non è ancora chiara la provenienza del colpo al torace che potrebbe essere della mamma così come della coinquilina e che, quasi certamente, era indirizzato verso un adulto ma, sfortunatamente, ha colpito la piccola. 

La minore, trasportata dalla madre al pronto soccorso del Santobono, dopo la mezzanotte, è stata immediatamente assistita dai medici che hanno riscontrato un trauma contusivo all'addome. Le condizioni della piccola, in ogni caso, sono apparse subito buone e senza apparenti complicazioni in seguito al colpo ricevuto ma, per sicurezza, le equipe pediatriche hanno ricoverato la 12enne nel reparto di osservazione. Intorno alle 2 di notte, i carabinieri della compagnia Vomero, sono intervenuti nel presidio in seguito alla segnalazione dei sanitari e, come di prassi in questi casi, hanno raccolto le prime testimonianze e la refertazione della minorenne, assicurandosi che non ci fosse nulla di grave a comprometterne la salute. Fino al primo pomeriggio di ieri, la bimba è rimasta sotto stretto monitoraggio dei medici che dopo aver replicato diversi accertamenti diagnostici l'hanno dimessa con una prognosi di 10 giorni, giudicando buone le sue condizioni generali.

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La lite scoppiata per una bolletta della luce costosa. Le due donne si sono picchiate a vicenda. Ed un calcio, per sbaglio, ha colpito la 12enne. Questi sono i punti cardine delle indagini dei carabinieri della compagnia Vomero che, dopo la prima ricostruzione dell'accaduto, stanno passando al setaccio le dinamiche tra le mura domestiche delle due coinquiline. Per il momento, non sono state depositate denunce e l'unico automatismo che si è messo in moto, come sempre in questi casi, è stata la segnalazione dell'episodio col ferimento della minore all'autorità giudiziaria. Nei prossimi giorni, proseguiranno gli accertamenti e la raccolta delle testimonianze dei militari che, in ogni caso, hanno riscontrato la piena collaborazione da parte delle due donne. 

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