Hanno buttato la bomba dal cavalcavia, poi - di fronte alla deflagrazione nel cuore della notte - si sono trovati di fronte a un episodio imprevedibile, quasi da pulp movie: gli airbag dell’auto sono entrati in funzione, tanto che i bombaroli sono stati costretti a lasciare la macchina sul cavalcavia e scappare a piedi. Un episodio rocambolesco, ridicolo se non fosse drammaticamente vero e se non incidesse sulla vita di tante persone oneste - la maggioranza - che vivono a Ponticelli.
È accaduto la notte tra l’undici e il dodici maggio scorso, quando una banda di camorristi hanno lanciato una bomba (la seconda, in pochi giorni, in una settimana scandita da tre bombe a ripetizione) a Ponticelli, il quartiere in cui si registra una nuova emergenza criminale. Una crisi provocata dalla scarcerazione di uno degli ex affiliati al cosiddetto gruppo Bodo, che ha rotto equilibri già precari. Uno scenario che gli inquirenti definiscono precario.