Bosco di Capodimonte chiuso, de Magistris contro Bellenger: «Riapra subito»

Bosco di Capodimonte chiuso, de Magistris contro Bellenger: «Riapra subito»
di Valerio Esca
Domenica 24 Maggio 2020, 08:30 - Ultimo agg. 12:02
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Capodimonte si trasforma nel bosco della discordia. Alla luce della decisione assunta venerdì sera dal direttore del Museo e del Real Bosco di Capodimonte, Sylvain Bellenger, di chiudere il parco, è esplosa una polemica che ha coinvolto le organizzazioni sindacali e il primo cittadino Luigi de Magistris. La richiesta è quella di «riaprire immediatamente il Bosco di Capodimonte», messaggio che il sindaco ha voluto lanciare anche al ministro dei Beni Culturali Dario Franceschini. Intanto questa mattina, alle 11, alcuni attivisti si sono dati appuntamento a porta Piccola, all'esterno del parco, per un presidio di protesta. Ci sarà anche la consigliera comunale Laura Bismuto.
 

 

Alla base della scelta di Bellenger le numerose infrazioni rilevate nei giorni scorsi e l'assenza di accordo con le parti sociali relativo all'affiancamento della vigilanza ministeriale con personale di società private all'interno della struttura. In sostanza la direzione di Capodimonte avrebbe voluto, come d'altronde avvenuto negli ultimi tre anni, affidare alla vigilanza privata il controllo del parco, fornito di bici e mezzi elettrici, con il personale Mibact a presidio delle porte di ingresso. Pesa sulla decisione di Bellenger la relazione del responsabile della sicurezza interna di Capodimonte, dove si evidenzia come «alle condizioni attuali non fosse garantita l'osservanza del regolamento Covid». La rottura con i sindacati è avvenuta, come riportato nel verbale del 22 maggio, a causa della bocciatura del piano di sicurezza proposto dalla direzione di Capodimonte. «L'amministrazione - è scritto in un passaggio del documento - considerata l'emergenza epidemiologica e la rilevante carenza di personale, propone di integrare il personale interno con ulteriori unità di guardiania privata, attualmente in servizio all'esterno dei varchi di accesso al sito, già dotato di biciclette e mezzi elettrici idonei». Le parti sociali hanno dissentito rispetto a quanto proposto da Bellenger, che a quel punto ha deciso di chiudere tutto.

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Le organizzazioni sindacali non ci stanno e lanciano strali contro Bellenger: «Dissentiamo fortemente in merito alla scelta dell'amministrazione di chiudere il bosco di Capodimonte privando i cittadini di Napoli - scrivono in una nota congiunta Cgil Fp, Cisl Fp, Uilpa, Confintesa, Confsal-Unsa, Flp e Usb - del diritto di accedere al parco, proprio in questo momento di grande disagio dopo le restrittive misure di lockdown». «L'accordo sottoscritto fra amministrazione, rsu e organizzazioni sindacali il 15 maggio - incalzano i sindacati - con il quale erano state stabilite le misure di sicurezza da adottare e costatate le risorse umane ministeriali disponibili, avrebbe permesso l'apertura nel fine settimana e la possibilità di verificare l'efficacia delle misure previste per eventualmente integrarle nel caso fosse stato necessario. L'amministrazione ha unilateralmente stabilito la chiusura del parco senza valutare le innumerevoli proposte delle organizzazioni sindacali e rsu fatte nella successiva riunione del 22». Le parti restano lontane da una possibile risoluzione della vicenda: i sindacati sostengono che si possa sorvegliare il parco senza l'ausilio di privati, l'amministrazione di Capodimonte vorrebbe ripetere l'esperienza degli ultimi tre anni, utilizzando la vigilanza privata all'interno del parco.
 
 

Anche de Magistris è sul piede di guerra e ieri ha chiesto a Bellenger di «riaprire immediatamente il Bosco di Capodimonte».
Secondo l'ex pm «la chiusura è un atto gravissimo. La mancanza di coraggio sta corrodendo il Paese - ha rimarcato il primo cittadino - La chiusura del parco va contro le disposizioni a tutela della salute che auspicano l'aumento degli spazi pubblici in cui le persone si possono muovere». Il sindaco, rivolgendosi poi al ministro Franceschini, prima lo compulsa sulla mancata riapertura della Floridiana e infine affonda: «Avete anche chiuso il Parco di Capodimonte, il più grande polmone verde della città. Il danno sanitario e ambientale diventa ancora più drammatico in tempi di coronavirus». 

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