Salerno, tenta di uccidere la moglie
con un cavo elettrico stretto al collo

Salerno, tenta di uccidere la moglie con un cavo elettrico stretto al collo
Mercoledì 23 Ottobre 2019, 11:39
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Un 75enne di Buccino è stato arrestato in flagranza di reato dai militari della stazione dei carabinieri per aver cercato di uccidere la moglie.

L’uomo, al culmine di un litigio con la donna 73enne, l’ha aggredita e, con un cavo elettrico stretto attorno al collo, ha cercato di soffocarla. Le urla dell’anziana signora hanno attirato immediatamente l’attenzione di uno dei nipoti della coppia dall’appartamento soprastante, il quale, avendo intuito cosa stesse succedendo, si è precipitato giù per le scale e a un tratto, non sentendo provenire più alcun rumore dall’interno dell’appartamento, ha pensato al peggio e ha rapidamente allertato il 112.

L’intervento dei carabinieri è stato immediato. Giunti sul posto, i militari hanno bussato più di una volta e, non ricevendo risposta, hanno buttato giù la porta d’ingresso. Ad attenderli all’ingresso hanno trovato l’anziano marito della signora che, alla vista dei carabinieri, ha subito detto: «Arrestatemi pure. Tanto l’ho già ammazzata».

La donna era a terra, immobile e con ancora il cavo elettrico attorno al collo. L’uomo, dopo le sue dichiarazioni, ha cercato di buttarsi giù dal balcone, ma è stato prontamente bloccato e ammanettato. Dal rapido resoconto del nipote della coppia ai carabinieri, i militari apprendevano che erano passati solo pochi minuti dalla conclusione degli eventi violenti e, subito dopo aver richiesto l’intervento del 118, si prodigavano ad effettuare le manovre di rianimazione della donna.

Dopo enormi sforzi, durati diversi minuti, fortunatamente il cuore dell'anziana riprendeva a battere e la donna ricominciava a respirare. Nel mentre l’anziana signora riprendeva conoscenza, sono giunti i medici del 118 che si sono occupati delle cure del caso e hanno successivamente trasportato la vittima presso l’ospedale di Oliveto Citra ove veniva poi ricoverata con prognosi di 30 giorni.

L’uomo veniva condotto in caserma e, dopo le formalità di rito, veniva rinchiuso nel carcere di Salerno Fuorni.
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