Choc a Napoli, 11enne picchiato e filmato da tre bulli: nei video le risate degli amici

Choc a Napoli, 11enne picchiato e filmato da tre bulli: nei video le risate degli amici
di Leandro Del Gaudio
Venerdì 12 Giugno 2020, 08:00 - Ultimo agg. 20:37
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Ha solo undici anni l'ennesima vittima di bullismo a Napoli. Ha preso botte da ragazzini più grandi di lui, che a turno lo hanno colpito con schiaffi, pugni, lo hanno rincorso divertiti, come se si trattasse di un gioco di gruppo. Brutta storia a Fuorigrotta, avvenuta pochi giorni fa, davanti a decine di persone. C'erano ragazze e ragazzi, in una zona conosciuta come «i giardinetti», quando un ragazzino viene brutalmente preso a pugni all'altezza della nuca. A colpirlo è un altro giovanissimo (che probabilmente non ha ancora compiuto 14 anni), che agisce da vigliacco: lo sovrasta, lo immobilizza al collo, lo picchia in modo ripetuto, nonostante il piccolo non riesca ad accennare alcuna reazione, limitandosi a provare a schivare alla men peggio i colpi che gli arrivano alle spalle. Attorno a loro, il vuoto. C'è chi si diverte a registrare tutto con il telefonino, mentre un paio di amichette guardano senza minimamente accennare un intervento a tutela del piccolo, c'è chi urla, chi si diverte, ma nessuno prova a lanciare l'allarme. E non è finita. C'è un secondo round, che vede anche in questo caso soccombere il bambino di 11 anni. Immagini choc, che confermano il livello di vigliaccheria raggiunto dagli aggressori: ancora calci e pugni, questa volta da parte di un altro minore, che prova anche ad inseguire l'undicenne, spalleggiato da due altri suoi simili. 



Brutte scene, che finiscono sui canali social, che diventano oggetto di indagine. Ma chi sono gli aggressori del ragazzino? Sono studenti, hanno un'età compresa tra gli undici e i quattordici anni (quindi potrebbero anche non essere imputabili), frequentano la scuola media, non vengono da contesti disagiati. Non appartengono a famiglie contigue alla camorra, sono mediamente integrati nel contesto civile del quartiere della periferia occidentale. Stando a quanto ricostruito da Il Mattino, il primo babypicchiatore è figlio di commercianti della zona, che saranno raggiunti dalle forze dell'ordine, per dare inizio a una attività di indagine che potrebbe concludersi anche con una segnalazione ai servizi sociali. Ma cosa ha scatenato tanta violenza contro un bambino? Dalle poche parole raccontate dal piccolo ai genitori, quelli più grandi non volevano che «si inserisse nel loro gruppo». E lo hanno minacciato in questo modo: «Se ti avvicini ancora ti picchiamo». Detto fatto. E registrato con un cellulare.

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Una vicenda svelata dal consigliere regionale Francesco Emilio Borrelli (Verdi), che ha avviato le verifiche iniziali e ha inquadrato la duplice aggressione in un episodio di violenza gratuita: «Abbiamo provveduto ad inviare il filmato originale, senza volti oscurati, alle autorità che procederanno a svolgere le dovute indagini e all'identificazione dei protagonisti. Purtroppo ci troviamo di fronte all'ennesimo atto di bullismo. L'episodio di Fuorigrotta potrebbe essere la conferma di un trend pericoloso: giovanissimi sembrano aver preso la violenza come una moda, cercano gloria e celebrità rendendosi protagonisti di atti vili e violenti, spesso aggredendo in gruppo ragazzi soli ed indifesi, da condividere sui social che danno vita ad emulazione. Si tratta di un fenomeno da fermare. La situazione è preoccupante perché gli episodi di violenza tra minori sono in continua crescita».

Un trend decisamente in crescita, che si registra a pochi giorni da un episodio simile accaduto in zona Arenella, quando un gruppo di ragazzi ha picchiato a più riprese un ragazzino indifeso. Immancabile il film della vigliaccata.

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