Caan, il presidente Assomercati: mancanza totale di controlli, segnalazioni e denunce ignorate

Caan, il presidente Assomercati: mancanza totale di controlli, segnalazioni e denunce ignorate
di Marina Cappitti
Martedì 7 Luglio 2015, 11:58 - Ultimo agg. 12:53
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Aveva avuto una discussione con un uomo il 23enne Giovanni Galluccio ucciso stamattina da colpi di pistola nel mercato ortofrutticolo di Volla. Ieri il giovane aveva redarguito uno dei dettaglianti che frequentano il Caan perché stava urinando dietro la banchina di carico del suo stand invece di andare al bagno.



Ora al mercato gli operatori si chiedono se quella lite può essere stata fatale. E’ quanto racconta anche Carmine D’Orazio, presidente Assomercati Campania che conosce questo mercato e chi ci lavora come le sue tasche, dal 2005 lo frequenta come socio e sindacato e soprattutto ha più volte denunciato la mancanza totale di controlli. “Nel mercato gli operatori mi hanno riferito che proprio ieri il giovane Galluccio che conoscevo bene - racconta D’Orazio - avrebbe avuto una discussione con un dettagliante frequentatore del mercato perché per l’ennesima volta invece di usufruire dei servizi igienici stava facendo i suoi bisogni dietro la banchina dello stand intestato alla società Galluccio di cui anche Giuseppe era socio. Non mi sorprenderei perché questa è una disdicevole prassi che io stesso ho più volte denunciato anche con delle foto”. Resta di sicuro un’assenza totale di controlli all’interno del mercato dove non è difficile entrare e dove spesso vengono scaricate ruote e spazzatura, una discarica a cielo aperto. “Io stesso ho scritto più volte al Prefetto, alle forze dell’ordine e a tutte le istituzioni ed autorità interessate per un presidio fisso all’ingresso del mercato. Fino a qualche anno fa c’erano una quindicina di vigilanti poi con la politica della spending review in tempi di bilancio hanno tagliato il personale e sono rimaste solo due persone, ma nessuno a presidiare l’ingresso. Lo stesso presidente del mercato Lorenzo Diana aveva annunciato che nella palazzina poco prima dell’entrata avrebbe messo un controllo fisso e invece poi non se n’è fatto nulla. Chi è costretto a controllare spesso sono gli stessi operatori che per non avere rogne con persone che hanno anche in molti casi pene rilevanti preferiscono lasciar correre. Tutto questo ha fatto sì poi che l’erba marcia crescesse. Parliamo di un mercato dove entrano circa fino a 4mila persone”.



Qual è attualmente il sistema d’ingresso? “Prima il sistema era organizzato con un badge che riportava il numero della targa del mezzo quindi con un mezzo diverso non potevi entrare e questo era stato fatto per evitare furti di camion e i cosiddetti cavalli di ritorno. Poi siccome si creavano lunghe file all'ingresso hanno cambiato modalità ed ora per entrare nel mercato occorre una tessera non legata all’auto. Quindi di fatto chiunque potrebbe entrare con la sua vettura, rubare un autocarro e uscire, come è successo diverse volte. Insomma meno traffico, ma anche minore legalità, ma del resto il mercato è allo sbando completo, lo stesso cda è illegittimo”. In che senso? “Il mercato è lasciato allo sbaraglio, manca il presidente e non si sa chi comanda. In più il consiglio d'amministrazione è delegittimato: ci sono componenti che fanno contemporaneamente parte della giunta del Camera di Commercio. Questo a dispetto della legge secondo cui coloro che svolgono cariche di amministratori in enti pubblici, com’è la Camera di Commercio, non possono svolgere incarichi di amministratori in società partecipate, com’è il Caan. Una situazione di incompatibilità e contro la legge che ho denunciato sia a maggio dello scorso anno in un’assemblea straordinaria sia con una lettera inviata all’Autorità dell’Anticorruzione e al Prefetto di Napoli”.



La rabbia e il dolore ora restano per una tragedia che D’Orazio si chiede se forse si poteva evitare. “Non si può morire così giovani e sul posto di lavoro. Conoscevo Giovanni e la sua famiglia operatori storici del Caan. Ci andavo spesso a comprare i kiwi, era sempre gentile e rispettoso delle regole. Erano tra i migliori operatori dal punto di vista del volume di affari, per competenza e professionalità, con esportazioni all’estero e nella struttura sono tra i pochi ad avere un magazzino di lavorazione, aggiornatissimi ai tempi e alle tecniche di oggi”. In occasione dei funerali D’Orazio ha annunciato che il mercato resterà chiuso per lutto.